Stefano Olivari

Nato a Milano nel 1967, laureato alla Bocconi, dall'inizio degli anni Novanta scrive di sport, economia e cultura pop. Come giornalista professionista ha lavorato per la Voce, Repubblica, Tuttosport, Mediaset, Tre, Ansa, Calciatori.com, Radio Rai, Guerin Sportivo, il Giornale, il Corriere del Ticino e ovviamente Indiscreto, di cui dal 2000 è direttore ed editore. Come autore ha scritto 9 libri e come editore ne ha prodotti altri 37.

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    Morire con Platini

    Per il Saint-Etienne quella partita con il Liverpool, forse la migliore mai giocata dalla squadra di Herbin, è il canto del cigno; il campionato terminerà in modo anonimo per i Verts, nonostante l' importante vittoria in Coppa di Francia; di questa coppa, vinta in finale contro lo Stade Reims, rimane nella storia la semifinale di ritorno [' ]

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    Il canto del cigno verde

    Dopo l' inverno, arrivano i quarti di finale contro una squadra emergente del calcio europeo: il Liverpool di Kevin Keegan. Andata il 22 marzo 1977 a Saint-Etienne, i Verts sono in formazione tipo con Santini al posto di Hervè Revelli, mentre al Liverpool manca la stella Keegan; arbitra l' ungherese Palotai, quello della maledetta finale di Glasgow. [' ]

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    Noi siamo Walcott

    Anche quest’anno la Coppa di Lega inglese ha regalato grandi emozioni. Sono finiti i tempi in cui veniva snobbata, considerata alla stregua di una Coppa Italia qualsiasi e a vincerla erano squadre come il Leicester City o l’Oxford United. Domenica scorsa è stato ancora il Chelsea di Abramovich ad aggiudicarsi il trofeo, così come aveva [' ]

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    Lungamente Barazzutti

    SECONDA PUNTATA ' Torniamo sulla vicenda Barazzutti-La7, giusto per pignoleria. Ovvero: il presidente della Federtennis ha scusato il suo ct – che invece di presenziare alla Davis per studiare i nostri prossimi avversari si è dedicato a fare il commentatore di un challenger per il digitale terrestre – dicendo che li aveva visti “lungamente” agli [' ]

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    Qualcosa di è Roth

    L' estate 1976 trascorre con tutti gli scienziati di Francia, dopo elaboratissimi studi di balistica, ad affermare con certezza che il Saint-Etienne avrebbe segnato due gol al Bayern se i pali della porta di Hampden Park fossero stati rotondi anzichè quadrati. Ma l' accoglienza trionfale che hanno ricevuto i Verts sugli Champs Elysées da tutto il popolo, [' ]

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    Gli otto minuti di Rocheteau

    Nel nostro racconto di 15 anni di calcio francese torniamo al 31 marzo 1976: dopo la grande impresa contro la Dinamo Kiev, il Saint-Etienne deve affrontare in semifinale i Campioni d' Olanda del PSV Eindhoven, la squadra che ha scalzato il mitico Ajax dal trono olandese (Ajax senza Johann I ' II già al Barcelona, d' accordo, [' ]

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    L’errore di Blokhin

    Mercoledì 17 Settembre 1975: ricomincia la grande rincorsa del Saint-Etienne al sogno proibito del presidente Rocher, la Coppa dei Campioni; i Verts esordiscono a Copenaghen, contro il KB, avversario tutt' altro che proibitivo, ma che potrebbe dare dei problemi sul piano fisico; i ragazzi di Herbin sono ormai maturi, e lasciati sfogare i volenterosi avversari senza [' ]

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    Piazza grande

    Siamo nel 1974, la Germania Ovest è campione del mondo, l' Olanda di Johann I e II (Cruijff e Neeskens) ha buttato al vento la finale dopo essere stata in vantaggio e dopo aver peccato di presunzione contro i padroni di casa. La Coppa è il vero apogeo della carriera di Maier, Beckenbauer, Breitner, Hoeness e [' ]

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    Professione sospeso

    1. Tutto quello che dice continua ad essere usato contro di lui. Anche solo il timido annuncio di una sfacciata conferenza stampa. Lunedì 26, senza rispondere ad alcuna domanda, Jan Ullrich comunicherà secco ai giornalisti non-si-sa-cosa. Forse il suo ritiro definitivo dalle corse. Più probabilmente, il raggiungimento di un accordo con la Volksbank o altro [' ]

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    Più Gradi di Ferguson

    Nel novembre dello scorso anno si è parlato molto del ventennale di Sir Alex Ferguson e dei successi accumulati in questo periodo all’Old Trafford. Alcuni hanno fatto notare come anche Arsene Wenger sia ormai da quasi dieci anni all’Arsenal e come in questo periodo sia riuscito a trasformare la mentalità della squadra. Infatti prima dell’arrivo [' ]