Tecnologia
La svolta della Microsoft
Indiscreto 04/04/2025

Mezzo secolo fa, esattamente il 4 aprile 1975, il ventenne Bill Gates fondò la Microsoft con il suo amico di infanzia Paul Allen, non suo compagno di classe (Allen era di 2 anni più vecchio) ma di scuola sì, nella Lakeside School, la migliore scuola privata dello stato di Washington. Visto che il frontman di Microsoft è sempre stato Gates, anche quando ha smesso di occuparsene, è ovvio che siamo sempre rimasti più colpiti dalla figura di Allen e non soltanto perché per 20 anni è stato proprietario dei Portland Trail Blazers (dalla sua morte nel 2018 ha ereditato tutto la sorella Jody, non avendo lui moglie né figli) e di squadre di altri sport (i suoi Seahawks 3 volte al Super Bowl con una vittoria), impegnandosi in mille attività nonostante dal 1983 fosse stato colpito dal linfoma di Hodgkin.
Da semplici lettori di biografie e autobiografie, fra l’altro stiamo finendo l’ultima di Gates, Source code, siamo convinti che la vera svolta della Microsoft sia stata merito di Allen, perché dopo la firma del contratto con l’IBM per creare un sistema operativo per il loro primo personal computer Allen trascinando Gates puntò sull’86-DOS di una piccola software house di Seattle, pagandolo 75.000 dollari e dopo poche modifiche ribattezzandolo IBM PC DOS. Alla sua morte Allen, con 20 miliardi di dollari, sarebbe stato il quarantaquattresimo uomo più ricco del mondo.
In questi casi la domanda è scontata: quelli dell’86-DOS, anzi quello (Jim Paterson), se non avessero venduto sarebbero riusciti a diventare loro la Microsoft? Domanda da incompetenti fermatisi al Basic, che chiede risposte da competenti, visto che molto ritengono l’86-DOS, e quindi a cascata il PC DOS e l’MS DOS, una semplice modifica del vecchio CP/M. Di sicuro il genio è anche essere un bravo imprenditore, vedere la luce dove gli altri non la vedono, essere organizzati (nel 1980 nella Microsoft era entrato Steve Ballmer, non Giuntoli), vedere il quadro generale, in definitiva crederci.
stefano@indiscreto.net