Televisione
The White Lotus
Indiscreto 15/04/2025

C’è qualcosa di davvero ipnotico in The White Lotus, di cui da poco abbiamo finito di guardare la terza stagione su Sky. Forse il clima sospeso dei resort, forse i posti bellissimi (prima Maui, alle Hawaii, poi Taormina e adesso Ko Samui, in Thailandia), forse i tormenti dei protagonisti dietro al benessere materiale, forse l’orrore delle vacanze a cui quasi nessuno però resiste, ovviamente al proprio livello di spesa. Tutti posti veri, fra l’altro, della catena Four Seasons, centrata sul lusso e da quasi vent’anni controllata da Bill Gates attraverso la Cascade Investment. Con i vari omicidi che non hanno fatto diminuire le prenotazioni, anzi.
Di sicuro questo The White Lotus 3 è quello che ci è piaciuto di più, per i dilemmi morali che mostra e anche per la netta divisione fra ottusi, legati a una convenienza di breve respiro, e chi si fa almeno qualche domanda: l’evoluzione del rapporto fra la guardia giurata Gaitok e Mook dice tutto, ma anche le dinamiche della famiglia Ratliff fanno facilmente scattare l’identificazione in almeno uno dei suoi cinque componenti. E cosa dire delle tre milf ex compagne di liceo? L’amicizia raccontata benissimo. Nessuno dei personaggi, a parte Greg, o come si chiama adesso, e Belinda, arriva dalle stagioni precedenti e questo è un punto di forza della serie, costretta a rinnovarsi e a trovare nuove storie da concludere in qualche modo.
Una delle poche serie recenti che non ci abbia annoiato, e per puro servilismo delle gleba ne abbiamo iniziate tante, una serie che si vede con piacere nonostante clamorosi vuoti di sceneggiatura (su tutti la polizia inesistente, ma anche certi piani cervellotici, come quello di Rick per arrivare davanti al presunto uccisore di suo padre), scene di azione in zona Alex l’ariete e una caratterizzazione dei locali oltre il ridicolo, anche se il punto di vista americano è comunque interessante.
stefano@indiscreto.net