Calcio

La versione di Claudio Villa

Stefano Olivari 29/04/2014

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Un amore così grande, nell’interpretazione dei Negramaro, sarà una sorta di secondo inno italiano al Mondiale in Brasile, visto che nell’operazione c’è di mezzo anche la FIGC. Il cattivo pensiero è che la cover, dopo il disco live e il greatest hits, sia il terzo stadio del declino artistico. Quello buono che tutto andrà comunque in beneficenza. Quello buonissimo è che abbiamo il pretesto per ricordare la storia di una canzone meravigliosa (una delle prime che abbiamo scaricato da iTunes), che sembra scritta per Bocelli in tempi recenti ma che invece è del 1976. Fu pensata per il grande tenore Mario Del Monaco, ma vendette all’inizio pochissimo. http://youtu.be/PVP_oe4nu2o Regista dell’operazione era stato Detto Mariano, uno degli uomini chiave del Clan di Celentano: bravo nel destreggiarsi in mezzo al dualismo fra il Molleggiato e Don Backy, riuscì a scrivere grandi canzoni per entrambi e a litigare con entrambi prima di dedicarsi ad altri progetti. Uno di questi, in grande anticipo sui tempi (il Pavarotti pop non era ancora arrivato e comunque creò scandalo almeno fino all’operazione Tre Tenori di Italia 90), fu proprio Un amore così grande. Una romanza che sembra uscita direttamente dall’Ottocento ma che è invece originale (musica di Guido Maria Ferilli, unica sua canzone famosa), messa in bocca a un tenore d’opera famoso ma sul viale del tramonto come appunto Del Monaco. Nel 1984, come ospite al meraviglioso Sanremo di quell’anno (vittoria di Al Bano e Romina con Ci sarà), arrivò la versione di Claudio Villa, il più improbabile fra tutti gli iscritti alla P2. http://youtu.be/mP-f1D1e878 Questa versione è la più amata e anche indiscutibilmente la migliore, con una estensione e soprattutto una tenuta sovrumane del Reuccio. Poi è chiaro che nel mondo l’hanno portata prima Pavarotti e poi anche lo stesso Bocelli. Quella di Giuliano Sangiorgi (e dei Negramaro) è una rivisitazione dignitosa e personale, fatta con la consapevolezza di non essere tenori. http://youtu.be/71IGqqIDRAU In mezzo al guado Renga, non male la versione di Manuela Villa, davvero figlia di Claudio ma riconosciuta come tale solo dopo la morte del padre (per la gioia di Domenica In e Domenica Live, che anche quest’anno ci si sono buttate a pesce sposando versioni opposte). Magari Un amore così grande porterà fortuna agli azzurri, anche se per l’eternità la vera canzone mondiale rimarrà Un’estate italiana.  La proponiamo nella sua versione live, quando Bennato e la Nannini la eseguirono durante la cerimonia inaugurale (noi c’eravamo, nonostante Montezemolo avesse fatto di tutto per impedire l’acquisto dei biglietti). Incredibile che a distanza di anni entrambi quasi si vergognino di quel clamoroso successo (musica di Moroder, ma il testo era loro), sia nella memoria popolare che proprio come vendite del 45 giri (il 45 giri!), numero uno in Italia nel 1990. Il meglio della storia dell’umanità era ormai passato, noi continuiamo ad arrangiarci con le cover.

http://youtu.be/wdmLzsEwT8U

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