Televisione

Patty Brard

Stefano Olivari 25/03/2025

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Facile celebrare i compleanni di premi Oscar o di Palloni d’Oro, noi su Indiscreto lo facciamo con i 70 anni di Patty Brard: donna in Olanda molto famosa da mezzo secolo, prima come cantante con le Luv’ e poi come personaggio televisivo in mille trasmissioni, mentre nel nostro orticello il suo mito è legato fondamentalmente all’essere stata valletta di Pippo Baudo (lo ripetiamo con la pelle d’oca, “Valletta di Pippo Baudo“) a Sanremo 1985, quello vinto dai Ricchi e Poveri con Se m’innamoro, davanti a Luis Miguel e Gigliola Cinquetti.

Perché la scelta di Patty Brard, che fino a quel momento in Italia avevamo visto di sfuggita soltanto a Discoring, all’inizio della sua carriera da solista? L’olandese nata in Nuova Guinea presentò le 3 serate quel Festival, che aveva come ospite fisso Luis Moreno con il corvo Rockfeller e il sabato Beppe Grillo, senza destare una grossa impressione: pur conoscendo l’italiano a sufficienza risultò impacciata, quasi ignorata da Baudo che la sopportava poco e quando lei interagiva con gli ospiti stranieri ancora di meno. All’epoca la Brard era moglie di Carlo Nasi, parente di Agnelli (suo padre era cugino dell’Avvocato) e famoso produttore discografico negli USA, tra i primi a fare soldi con la musica latina fino agli anni Ottanta ghettizzata.

Parentela illustre di lei invece il cugino Stanley Brard, laterale sinistro del Feyenoord campione d’Olanda 1983-84, ultima stagione di Cruijff calciatore in una squadra dove giocavano da protagonisti anche Van de Korput e un giovane Gullit. Fino a metà di quella stagione Libregts lo aveva tenuto in panchina o in tribuna, insieme a Mario Been, poi per volere di Cruijff lo mise in campo come finta ala sinistra, lui da sempre difensore, la classica mossa che i competenti di ogni epoca definiscono ‘dare più equilibrio alla squadra’. E così fu, con lui (oggi capo del settore giovanile del Feyenoord) anche spesso uomo assist per Houtman. Tornando alla cugina e al 1985, Sanremo sarebbe dovuto essere l’inizio della carriera italiana della Brard e invece fu anche la fine.

stefano@indiscreto.net

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