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Le frasi della Maccarani
Stefano Olivari 02/12/2024
Emanuela Maccarani difficilmente eviterà di essere la nuova vittima di un morbo che sta rovinando i ragazzi del fu Occidente, cioè l’esaltazione della fragilità e non il suo superamento con il lavoro e l’impegno. La vicenda è nota e ricostruzioni di parte, ma anche equilibrate, si possono trovare in tutto il web: due atlete, Anna Basta e Nina Corradini, hanno accusato la Maccarani e un’altra allenatrice di averle sottoposte ad abusi verbali e psicologici per indurle a perdere peso e allenarsi meglio. Una vicenda che dal punto di vista della federazione di ginnastica si era chiusa nel 2023 con una semplice ammonizione nei confronti di uno degli allenatori più vincenti d’Italia in ogni sport, fra l’altro rappresentante dei tecnici al consiglio nazionale del CONI.
Vicenda che si è riaperta con le intercettazioni del pm della federginnastica, che parlando del caso aveva usato espressioni pesanti nei confronti delle atlete, studiando una strategia per isolarle e ipotizzando che le due ginnaste abbiano voluto vendicare gli insuccessi sportivi andando a piangere in televisione. Basta e Corradini hanno chiesto la riapertura del caso e quindi magari ci saranno novità. Ma al di là degli aspetti legali, quali sono le frasi pesanti che avrebbe detto la Maccarani alle due atlete? Niente di diverso da quanto dicono milioni di altri allenatori per motivare i loro atleti, accettato dal 99% degli atleti stessi e dai loro genitori (nella ginnastica, anche ritmica, spesso si parla di minorenni), ma che può urtare la sensibilità di chi è abituato a un mondo più protetto e protettivo, con regole senz’altro diverse da quelle dello sport.
Senza contare il cambiamento dei tempi: se oggi in una prima elementare la maestra facesse mettere a un bambino il cappello da asino (a noi è successo e non siamo andati a scuola nell’Ottocento) il giorno dopo i genitori darebbero fuoco all’auto dell’insegnante o, in alternativa, si presenterebbero con gli avvocati. I tempi e i contesti cambiano, dire ‘Sei grassa, fai schifo’ a un’impiegata della contabilità non è come dirlo a un’atleta che deve qualificarsi per le Olimpiadi. Quindi bisogna vedere cosa ha detto la Maccarani: frasi motivanti e dure, come sembra da tutte le testimonianze (anche quelle delle accusatrici), o abusi inaccettabili anche con il sogno dell’oro olimpico?
Detto questo, non faremmo mai fare ginnastica a nostra figlia, non per la durezza degli allenatori che esiste in ogni sport agonistico, ma perché i sacrifici di anni magari vengono cancellati da un giudice prevenuto o corrotto. In ogni caso l’agonismo impone regole e sacrifici diversi rispetto alla pratica sportiva amatoriale e questo clima assurdo, in cui tutti si sentono vittime di qualcosa (Hai scommesso sulla tua squadra? Non sei un coglione irresponsabile, sei fragile), trasforma bravi professionisti in mostri.
stefano@indiscreto.net