Musica

Tre canzoni di Roberto Vecchioni

Indiscreto 25/06/2023

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Roberto Vecchioni compie oggi 80 anni ed i nostri auguri sono accompagnati dall’iscrizione al Festival di Indiscreto, visto che alcune sue canzoni hanno titolo per essere inserite fra le più belle di sempre della musica italiana. Cantautore capace di arrivare sia alla critica sia alla gente, non ci vengono in mente altri artisti capaci di vincere Premio Tenco, Festivalbar (con l’album Camper, quello di Voglio una donna) e Festival di  Sanremo. Un personalissimo ed unico Triplete, come quello della sua Inter nel 2010. Vecchioni è già nella storia, conquistando anche il Festival di Indiscreto entrerebbe nella leggenda.

Nel 1971 Vecchioni ha già alle spalle tanti successi come autore per altri, ma come cantante lo conoscono in pochi. Il successo arriva con Luci a San Siro, incredibilmente mai pubblicato come singolo ma base del successo dell’album Parabola. Qualcuno crede che c’entri lo stadio, in realtà citato soltanto di sfuggita, invece la canzone è incentrata sulla nostalgia di un amore e di una Milano, oltre ad essere una feroce presa in giro dell’industria musicale. Testo capolavoro, lo citeremmo tutto ma ci limitiamo alla fine: “Milano mia portami via – Fa tanto freddo e schifo e non ne posso più – Facciamo un cambio prenditi pure quel po’ di soldi – Quel po’ di celebrità – Ma dammi indietro la mia seicento – I miei vent’anni ed una ragazza che tu sai – Milano scusa stavo scherzando – Luci a San Siro non ne accenderanno più”.

Il decennio di massima popolarità di Vecchioni sono i Settanta, ed è del 1977 Samarcanda, contenuta nell’album omonimo. Una canzone ispirata a una favola orientale, che ricorda a Vecchioni la vita (e la morte, visto il testo) del proprio padre. Brano coverizzato e spesso stravolto, condannato al successo da un ritornello entrato subito nella testa: “Oh oh cavallo, oh, oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo oh oh“. Nonostante il successo Vecchioni continua ad insegnare latino e greco al liceo (fra le sue alunne avrà anche Paola & Chiara) e fare mille altri lavori, dalle sigle televisive (I Barbapapà, di cui abbiamo parlato di recente) alla canzoni per altri, passando per l’enigmistica.

Con Chiamami ancora amore Vecchioni nel 2011 torna come cantante al Festival di Sanremo, dopo 28 anni. Questo inno contro il cinismo, pieno di riferimenti all’attualità, vince da favorito davanti ad Emma e i Modà, con Al Bano al terzo posto. “Chiamami ancora amore – Chiamami sempre amore – In questo disperato sogno – Tra il silenzio e il tuono – Difendi questa umanità – Anche restasse un solo uomo“. Uno di quegli artisti, e non sono tanti nemmeno fra quelli bravi, con qualcosa da dire.

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