Jesus Christ Superstar ancora oggi

2 Aprile 2021 di Indiscreto

Jesus Christ Superstar è forse il migliore fra i film sulla vita di Gesù Cristo replicati in occasione della Pasqua (stanotte alle 0.40 su Rete 4) ed è uno dei più famosi casi di musical che abbiano funzionato al cinema. La super coppia composta da Tim Rice (per i testi) e Andrew Lloyd Webber (per la musica) ha fatto molto altro, ma solo Jesus Christ Superstar ha mantenuto la freschezza dell’idea originaria: cioè raccontare l’ultima settimana di vita terrena di Gesù in chiave hippie: tutto infatti parte da un gruppo di attori in viaggio nel deserto israeliano ed i rimandi, in chiave antimilitarista e psichedelica, all’attualità dei primi anni Settanta sono numerosisimi.

Per il Jesus Christ Superstar cinematografico ci voleva una grande mano come quella di Norman Jewison  (una carriera clamorosa, Rollerball il top), ma è chiaro che tutto regge soprattutto per merito della celeberrima colonna sonora. Questo film del 1973 estremizza il tema del Gesù Cristo umano (interpretato da Ted Neeley), evidenziandone i tanti dubbi, di cui peraltro si parla anche nei Vangeli, e racconta Giuda (Carl Anderson) in maniera più profonda di quanto si sia mai studiato al catechismo. O per lo meno di quanto noi abbiamo studiato al catechismo, mentre ci scambiavamo le figurine di Muraro e Cuccureddu.

Nel film svetta anche una splendida Maria Maddalena, la Yvonne Elliman che qualche anno dopo avrebbe raggiunto la fama mondiale cantando If I cant’t have you, scritta dai Bee Gees e dentro La Febbre del sabato sera. Guardato con gli occhi di oggi Jesus Christ Superstar rimane un’opera di grandissimo impatto, al tempo stesso datata ed attualissima. Film di Pasqua sì, ma fino a un certo punto visto il finale. Comunque degno di un’età dell’oro per creatività musicale e cinematografica. Un’opera rock che ancora emoziona dopo 48 anni, per non dire 1988.

Share this article