Il valore di Tracy Spencer

26 Gennaio 2006 di Erminio Ottone

di Erminio Ottone
35 – Il sempre giovane Erminio Ottone continua la sua opera di moralizzazione nella capitale del non divertimento, fra glorie degli anni Ottanta, giovani ingenui, star del Grande Fratello, leggende metropolitane e donne di un passato che ritorna sempre…

Cari amici…Erminio Ottone continua a girare, scrutando nella notte milanese alla ricerca di anime perse da condurre sulle vie dello spirito. Ebbene, la settimana della moda gli ha regalato molte occasioni per proseguire nella sua opera pastorale. I giovani sono coloro che dovranno raccogliere un giorno il testimone lasciato da Erminio, e proprio i giovani gli danno una prima occasione di operare: al Luminal, zona corso Como. Serata modaiola, gente delle età più svariate, ma all’improvviso, le luci stroboscopiche svelano i tratti di una figura leggendaria… Ci sembra di vederlo ancora con la sua chitarra-pianola, mentre ammicca sul palco dell’Arena di Verona nella finale del Festivalbar: “People from Ibiza”… E’ proprio lui, il grande Sandy Marton, sempre giovane. Il mito incrocia un gruppetto di ragazzi giovani, circa 20 anni. Si vede che sono bravi ragazzi, immagine pulita, carini, accompagnati da ragazze da sogno, fantastiche bamboline sexy sui 18-20 anni. Vedono Sandy Marton ed esclamano: “Ehi, c’è quello dell’Isola dei Famosi”. Ottone prova una grande tenerezza nei confronti di quei ragazzini: fuorviati dalla televisione, non capiscono che quell’uomo disprezzato dagli altri naufraghi dell’isola perché troppo signore è in realtà un guru da cui potrebbero ottenere saggezza ed equilibrio.
Ottone allora si avvicina a loro, racconta come un tempo c’era un uomo molto potente di nome Claudio Cecchetto, che sfornava prodotti usa e getta di grande successo. Sandy faceva parte di quell’esercito composto, tra gli altri, da Taffy (che un po’ sapeva cantare), Den Harrow (che era italianissimo e belloccio), Tom Hooker (idem, i due erano pure amici: un giovanissimo Ottone li avvistò culo e camicia allo Shocking, un sabato sera del 1987) e Tracy Spencer (musa ispiratrice di un’intera generazione di autoerotisti). Erminio spiega anche come i tempi siano cambiati in peggio. Le varie donne del pop di oggi (Shakira, Mariah Carey ecc) sono in un certo senso le Tracy Spencer di ieri, ma con una differenza: ragazza per bene (e oggi madre affettuosa) l’inglesina anni ’80; discutibili e capricciose star le sue eredi. E ancora. Il Claudio Cecchetto di ieri è il Lele Mora di oggi: lasciamo al lettore ogni considerazione su ciò che questo avvicendamento generazionale implica, sotto ogni piano.
Mentre Ottone porta quei ragazzini sulla retta via e scava nel suo passato alla ricerca della spiritualità, 200 metri più in là, all’Hollywood, il compare Free Drink accompagnato da Extra-Large smarrisce per un po’ la retta via. Si infatua infatti di Floriana Secondi, la coatta vincitrice del GF 2004. Lei grida, tiene banco, chiama a raccolta tutti gli uomini che passano, dispensa doppi sensi sessuali. Simpatica, ma quando la vediamo trattata come una regina capiamo come il tempo abbia imbastardito usi, costumi e gusti della gente: Sandy Marton è di un’altra categoria. Ma per proseguire la sua capillare opera di moralizzazione, Ottone ha disposto meccanismi di supervisione praticamente perfetti: spie in tutta la città. Così, mentre in Corso como si verifica tutto ciò, arriva una segnalazione dalla zona Forlanini: il Pelle d’Oca è pieno di poliziotti (in borghese e non in servizio)! Una rapida indagine svolta da Ottone svela il motivo di questa strana invasione. Si è infatti ormai diffusa la leggendaria equazione “Pelle d’Oca = gnocca facile”, e questo porta molti poliziotti ad usare il loro punto di forza: il distintivo che permette loro di scavalcare la selezione all’ingresso. Il resto lo fa la presenza di molte donne attempate e interessate alla quantità piuttosto che alla qualità. Attenzione poi a questo particolare: se un avventore mostra il distintivo, significa che si propone come membro delle forze dell’ordine, e in quanto tale sarebbe tenuto ad intervenire in caso di disordini. Ovviamente però, una volta entrati nel locale, nel momento del bisogno gli ‘uomini col distintivo’ si dimenticano di avere il distintivo. Ma lasciamo perdere, visto che i fatti di cronaca di questi giorni ci dicono che alcuni tutori dell’ordine fanno di peggio che saltare la fila in un locale……
Il tour spirituale di Ottone prosegue e gli propone un incontro importante. Nella folla si staglia una figura sinuosa, fossetta nella guancia… E’ lei, Manola, la ex fidanzata dell’amico Ricky (vedi parabola “Gli angeli del cesso”)… Un saluto affettuoso, poi lei sparisce tra le braccia di un ragazzo: il suo nuovo fidanzato. Manola spiega ad Ottone di essere presa, che lui è molto tenero e carino, ma Ottone non è convinto, sembra che Manola parli a suocera-Erminio perché nuora-Ricky intenda. Ottone comunque rimane disorientato: che fine ha fatto la profezia dell’angelo del cesso, quella piccola speranza regalata dalle sue parole (“potrà riaverla”…)? Erminio torna a casa, la sua fede vacilla, l’angelo lo ha tradito. Meglio dormire. Luce spenta e stereo acceso, sprofonda nel sonno mentre il lettore cd propone note e parole di speranza (“All we know our love will grow, that’s what the man said/…Listen to what the man said”. Ovvero: il nostro amore crescerà, questo ha detto l’uomo. Ascolta ciò che ha detto l’uomo”). Ed eccolo l’uomo, nel sonno appare lui, l’angelo del cesso: “Erminio, và dal tuo amico Ricky e racconta quel che ti ha detto Manola… Lei vuole così. Pace e bene”. Ottone lo supplica di non andarsene, gli chiede se l’intenzione di Manola sia quella di ingelosire Ricky e di muoverlo a fare un passo verso la riconciliazione delle loro anime (e dei loro corpi)… Ma lui è già sparito. Erminio si sveglia con una dolce sensazione addosso: tutto può succedere. Intanto la musica è cambiata: “It’s never too long before the summer comes again. It always comes again”. Ovvero: “non passa mai troppo tempo prima che l’estate ritorni… E l’estate ritorna sempre”. Ottone sa che è così, credeteci anche voi, credici anche tu, amico Ricky.

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