L’intelligenza artificiale di Matteo Scognamiglio

27 Gennaio 2023 di Stefano Olivari

Oggi volevamo scrivere un articolo su ChatGPT, tanto per sentirci al passo con i tempi. In realtà è più facile che noi in futuro si pubblichi un articolo scritto proprio usando ChatGPT, Contents o tutte quelle piattaforme basate sull’intelligenza artificiale che con poche istruzioni date con chiarezza scrivono articoli non peggiori del 90% di quelli che si leggono e che in teoria sarebbero scritti da giornalisti, noi compresi. Nella migliore delle ipotesi notizie di agenzia ribaltate, senza aggiungere nemmeno un commento, nella peggiore articoli copiati. Ma c’è anche una terza via: Matteo Scognamiglio. Un genio, segnalatoci da una persona molto seguita dai lettori di Indiscreto e anche da noi, un genio che ha unito intelligenza artificiale e intelligenza umana. Forse il futuro è questo.

Per farla breve, ieri Scognamiglio ha letto la nostra recensione del libro Senior Service, di Carlo Feltrinelli, gli deve essere piaciuta e per questo ci ha reso un grande onore copincollandola sulla sua pagina Facebook, senza citare la fonte. Non ci arrabbiamo, però, perché temiamo il nerd che poi ci viene a spiegare che tutto è una commodity e noi non l’abbiamo capito. Questo per quanto riguarda lo stile, ma vi starete facendo una domanda: e la genialità? La genialità sta nell’avere fatto alcune modifiche, davvero da intelligenza artificiale.

Se noi in maniera impiegatizia iniziamo con “Giangiacomo Feltrinelli è stato un grande editore e nella parte finale della sua vita un rivoluzionario quasi professionista…” Scognamiglio in maniera più ficcante parte con “Svolgimento del tema : Giangiacomo Feltrinelli è stato un grande editore e nella parte finale della sua vita un rivoluzionario quasi professionista…”. Capito la classe? Svolgimento del tema… Noi osserviamo in maniera grigia che “L’anno scorso è stata pubblicata una versione aggiornata“, mentre Scognamiglio prende la testa e il cuore del lettore: “L’anno scorso è stata pubblicata (da Feltrinelli, oh, chi l’avrebbe mai detto) una versione aggiornata”. Chi l’avrebbe mai detto?

Quando noi osserviamo in stile Ansa, per non dire Stefani, che “Ma è proprio per il suo grande successo, Il Dottor Zivago, che entra nel mirino del partito…”, Scognamiglio ci surclassa: “Ma è proprio per il suo grande successo, Il Dottor Zivago, che entra nel mirino del partito (zan zan zaaaan)“. Zan zan zaaaan! Anche un sottile messaggio contro la transomofobia, fra l’altro. Quando poi noi scriviamo “Ci siamo appassionati di più alle vicende personali, anche a questo bambino…“, Scognamiglio ci riporta ad un italiano puro, sciacquando i panni non sappiamo dove: “Poi ci sono le vicende personali, con ‘sto bambino che incontra il padre in clandestinità“. ‘sto bambino…

Ma è nel finale che Scognamiglio giganteggia, grazie forse anche alle cinque sostituzioni, aggiungendo un lisergico “(per il resto : governo condannato a risarcire 6 milioni di euro alle parti civili per il terremoto all’Aquila, poco fa ce n’è stato un altro vicino Cesena, Torino ad un passo da Ivan Ilic dell’Hellas Verona, ciao)”. Qui è evidente il tentativo di portarci dalla sua parte, ma noi preferiremo sempre Bucciantini e Scanzi che ci spiegano il segreto degli allenatori toscani. Ovviamente non quello vero (spoiler: non è la battuta pronta).

Tornando a noi, la cosa più divertente della vicenda è che Matteo Scognamiglio è un nostro amico. Lo abbiamo scoperto visitando la sua pagina Facebook. Amico su Facebook, ovviamente, visto che di base non rifiutiamo l’amicizia a nessuno (magari fra le varie Paulina Flamengo e Vera Bobolova abbiamo anche Messina Denaro), e quindi il 99% dei nostri ‘amici’ non sappiamo chi sia. Con umiltà abbiamo cercato la sua autobiografia e ve ne proponiamo il copia e incolla, da Urban Post: “Matteo Scognamiglio nasce nell’Eden, il giorno del Sempre nell’Anno del Mai (ma i maligni dicono che è nato a Torre del Greco il 15 ottobre del 1985). E’ stato campione di gioca-jouer e grazie all’opinione di amici e parenti ha vinto per 4 anni di fila l’ambito premio “Ragazzo Più Bello d’Europa Se Si Aggiustasse Un Po’ I Capelli”. Vive a Ercolano e tiene al Napoli. Gli piacciono la pasta col pesto, i Sonic Youth e Doonesbury. E’ felicemente eterosessuale“. Il cuore a Compton, sempre.

 

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