Il portabandiera dell’Italia

9 Aprile 2024 di Stefano Olivari

Chi dovrebbe essere il portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi? Una domanda per una volta non marginale, visto che alla cerimonia di apertura il portabandiera sintetizza l’immagine non soltanto sportiva di un paese e che quindi la sua scelta genera sempre polemiche. Così sarebbe anche nel caso di Jannik Sinner, indiscutibilmente lo sportivo più amato d’Italia nel 2024, con la sola ipotesi della sua candidatura che ha scatenato un dibattito chiuso da lui stesso con una dichiarazione da Monte Carlo, in cui ha spiegato che secondo lui il portabandiera dovrebbe farlo chi ha già vinto un oro olimpico. Ma davvero funziona così?

La risposta è sì, con qualche eccezione anche se non c’è una vera e propria regola. Nella storia delle Olimpiadi estive è quasi sempre stato premiato un oro del recente passato: da Melbourne 1956 ad oggi l’unica eccezione è stato il Carlton Myers del 2000, senza un vero perché, ed anche in quelle invernali quasi sempre si è cercato di avere come alfiere un oro o quantomeno un medagliato (come Arianna Fontana a Pyeongchang 2018) delle edizioni precedenti. Insomma, Sinner ha ragione anche se la tentazione di sfruttare il suo impatto mediatico è forte. Perché, non soltanto in Italia, la valutazione è anche mediatica: come definire il Lomong 2008 per gli USA?

Le medaglie d’oro ancora in attività che potrebbero fare da portabandiera a Parigi sono tante. Fra le più credibili Gianmarco Tamberi, Marcell Jacobs, Filippo Ganna, Gregorio Paltrinieri e Antonella Palmisano, ma ce sarebbero anche altre, senza contare chi ha vinto argenti o bronzi nelle discipline meno mediatizzate e proprio per questo più olimpiche. La nostra domanda è quindi semplice ed ha un solo livello di lettura: chi dovrebbe essere il portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Pari 2024? Malagò dovrebbe annunciarlo fra un paio di settimane.

stefano@indiscreto.net

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