Chi legge Tex

3 Ottobre 2023 di Stefano Olivari

Chi legge Tex oggi? Tex ha da pochi giorni compiuto 75 anni ed in tutta Italia ci sono celebrazioni per un fumetto che continuiamo a comprare, spinti dall’abitudine e dal collezionismo: siamo arrivati al numero 755 della serie Gigante, ovviamente non iniziata da noi ma da noi proseguita a partire dall’estate 1978. La serie principale continua a vendere tantissimo per un prodotto cartaceo del 2023, circa 160.000 copie. Lontane dalle 700.000 dei nostri tempi ma sempre tante, in proporzione ad altri prodotti cartacei per vecchi ma anche ai manga di maggiore successo che hanno un pubblico di tutt’altra età.

Però noi non apparteniamo alle generazioni di One Piece o di Demon Slayer, dovete accontentarvi di Tex. Chi lo compra, dunque?  Stando al nostro edicolante nessuno al di sotto dei 50 anni, anche se a livello di marchio Tex è conosciuto da molti non lettori. E a dirla tutta anche molti Over 50 si sono stancati di storie molto simili, di ritorni in serie tipo Andreazzoli all’Empoli, forse anche di un eterno presente che da un lato è una forza, perché l’eroe deve essere sempre uguale a se stesso, ma dall’altro limita la creatività anche senza entrare nel dibattito maniacale sulle mille incongruenze temporali.

Il declino di Tex, oltre che dalla morte avvenuta o imminente dei suoi lettori, dipende anche dalla scomparsa quasi totale del genere western: dal cinema, dalla letteratura, dalla televisione, quindi anche dai fumetti. Non perché il pubblico di oggi voglia soltanto storie del presente: le televisioni sono piene di film e serie ambientati nei secoli scorsi e anche più indietro. Ma perché l’immaginario del genere western è basato su temi e sentimenti molto netti, diciamo pure molto maschili: onore, conquista, vendetta, violenza, giustizia, rifiuto dei limiti.

Tutte cose che nel sistema mediatico del 2023 vengono sublimate o negate, come se fosse possibile cancellare la natura umana invece del più realistico correggerla con la persuasione o con la forza. Il western passa per genere classico ma oggi è quasi un genere eversivo, non a caso usato per citazioni (anche della sua orribile versione spaghetti) ma non più preso sul serio. Ma per noi e per Tex i cattivi devono essere ammazzati, anche nel 2023 Yuma è troppo poco.

stefano@indiscreto.net

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