Cosa c’entrano Dylan Dog e Vasco Rossi

I prossimi tre albi del personaggio creato da Tiziano Sclavi saranno ispirati a tre canzoni dell'unica rockstar italiana...

14 Giugno 2021 di Stefano Olivari

Dylan Dog e Vasco Rossi a prima vista hanno zero cose in comune. Ed a seconda vista uguale. Avendo praticato entrambi a lungo, anche se da tempo abbiamo smesso, ci ha quindi sorpreso la notizia che i prossimi tre albi di Dylan Dog saranno ispirati a tre fra le più celebri canzoni dell’unica vera rockstar italiana, anche se magari fra vent’anni parleremo in questi termini dei Maneskin. Sally, Albachiara, Jenny: queste le tre canzoni di Vasco i cui testi faranno da filo conduttore alle tre storie del personaggio creato da Tiziano Sclavi.

Insomma, ci sembra un caso di co-branding più che una operazione editoriale, ma registriamo comunque le parole di Vasco, al quale Glezos ha dedicato una splendida biografia prodotta, quando si dice il caso, da Indiscreto: “Ho sempre amato la sintesi e i fumetti in questo son perfetti: il racconto si dipana per immagini e poche parole ma quelle che bastano a farti capire un mondo intero di cose. Il mio percorso direi che va da Nembo Kid a Tex Willer per arrivare fino a Dylan Dog, il più colto, raffinato e impegnato, il suo mondo visionario mi ha affascinato. Ancora oggi è per me un mito e sono strafelice di incontrarlo. A proposito, da Dylan Dog sono passato direttamente ai libri di filosofia”.

Ecco, traducendo dal vascorossiano (crediamo che nessuna droga potrebbe far dire al nostro Vasco ‘Il racconto si dipana per immagini‘) rimaniamo convinti che lui si sia, come del resto noi, formato soprattutto su Tex. Che al contrario di Dylan Dog noi continuiamo a leggere in omaggio ai tempi che furono e alla nostra innocenza perduta (Rosebud, direbbe il critico in giacca di velluto anche a 40 gradi), con lo stesso spirito con cui seguiamo il calcio, ma che non ci dice più le cose che ci diceva una volta. Per quanto non faccia una canzone decente da decenni, Vasco è invece invecchiato molto meglio di noi. E di Dylan Dog.

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