Abbiamo visto la luce

24 Febbraio 2005 di Erminio Ottone

di Erminio Ottone
27 – La capitale del non divertimento finalmente ha conosciuto il verbo di Flavio Briatore, un uomo che al di là dello snobismo di maniera tutti vorremmo essere. Cronaca di una notte che ha cambiato la nostra vita…

Amici della notte milanese, il vostro Ottone, deluso dal calcio che tanti onori e soldi gli ha dato, e reduce da un’esperienza interiore che lo ha segnato dentro, vuole rendere tutti voi partecipi della sua nuova fede. La notte milanese (e non solo) ha il suo guru, il suo profeta, l’uomo che tutti vorrebbero essere e a cui ispirarsi per agire con virtù nella vita. E’ alto, bello, abbronzato, ricco, moderno e pieno di gnocche. Il suo nome è Flavio Briatore. Il manager meno triste della tristissima Formula Uno ha illuminato la notte milanese con una festa vip al C-Side per celebrare la nascita di un nuovo programma televisivo, in onda su un canale satellitare: Billionaire tv, notizie e curiosità dal regno del divertimento (molto presunto), il leggendario Billionaire di Porto Cervo.
La serata inizia in sordina, poi, al’improvviso, quando il locale è gremito fino ai limiti della capienza, spunta una voce: “Milano, sveglia! Dal mitico Billionaire, dj XXX e Flavio Briatore. Milano, svegliati e divertiti!!!!!” A questo punto, tra fumi colorati e musica da discoteca piuttosto datata, appare lui! Occhiali da sole, circondato da gnocche, colpito da una luce che gli conferisce un aspetto divino. Sul palco arriva un gruppo di camerieri in fila indiana con le braccia tese verso l’alto, ognuno porta una ghiacciaia contenente champagne. Da ogni ghiacciaia escono piccoli fuochi d’artificio, mentre i fumi che vanno dissipandosi svelano pacchianissime statue di Buddha o di qualche divinità orientale.
Non solo. Dei maxischermi proiettano immagini che ci spiegano chi è il protagonista incontrastato della serata e della mondanità mondiale. Ed ecco allora Briatore che gioca a palla in acqua con amici, Briatore che guarda il mare, che balla con i monaci tibetani. Ora lo troviamo a Porto Cervo, poi a New York, in India, in Nepal, Australia e via dicendo. Sempre con i suoi inseparabili compagni di viaggio: gli occhiali da sole. Sembra il filmino che la coppia di amici ti vuole fatalmente propinare al rientro da ogni vacanza.
Potrei entrare nel privè, per onorare da vicino la mia nuova divinità, ma la folla di fedeli è troppo numerosa e ha sete di lui. Me ne vado, profondamente cambiato. La notte ha il suo dio, Erminio Ottone non sarà mai come lui, ma la strada è segnata: ispirarsi a lui… Non portasse alla vita eterna, magari porterà a qualcosa di più terreno. Deluso dalle battaglie ideali del passato, è nato un nuovo Erminio. Born to be alive.

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