Perché la Premier League è più credibile

7 Maggio 2011 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Le ultime giornate dei campionati di calcio sembrano avere, non solo in Italia, regole diverse dal resto della stagione. Assenza di motivazioni per alcune squadre e supermotivazioni per altre, unite a situazioni che dovrebbero interessare più le procure federali che gli scommettitori.
Qual è quindi il modo migliore per sfruttare a nostro vantaggio questo calcio per così dire ‘diverso’? Senza entrare in discorsi antipatici sulle singole partite, la risposta è una sola: il numero dei gol. Nelle prime 30 giornate della nostra serie A sono state 126 le partite terminate con un risultato da Over 2,5 reti, il 42% del totale. Nelle ultime 5 gli Over sono stati invece 27, il 54%. In altri termini significa che di questi tempi una generica partita del nostro massimo campionato ha il 30% (!!!) in più di probabilità di terminare con tre o più gol totali segnati. Per valutare la profittabilità dell’Over offerto basta confrontarlo con l’Over dell’andata sulla stessa partita: se è più o meno simile allora la scommessa è grossolanamente ‘value’. Poi ci sono le singole situazioni: se la squadra ‘demotivata’ ha un attaccante di valore e vicino ai trent’anni, l’Over ha quasi l’80% di possibilità di uscire. Paragoniamo il tutto al campionato più seguito del mondo, la Premier League: nelle prime 30 giornate 159 Over, poco più del 53% del totale delle partite. Nelle ultime 5 disputate 28, quindi il 56%, con un incremento di circa il 5%. Essendo il torneo ugualmente a 20 squadre, è la dimostrazione matematica che la Premier League è per scommettitori e tifosi più credibile della serie A.
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale di martedì 3 maggio 2011)

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