Perché gli scioperi di venerdì?

15 Novembre 2023 di Indiscreto

Perché gli scioperi sono sempre di venerdì? Ma soprattutto: esiste una domanda più demagogica di questa? O c’è un fondo di verità? Come è noto, il prossimo venerdì, 17 novembre 2023, ci sarà il primo degli scioperi generali dichiarati da CGIL e UIL contro la manovra del governo Meloni, primo di cinque. E mentre scriviamo queste righe, fra la precettazione di Salvini, il parere del Garante e gli annunci dei sindacalisti non abbiamo ancora ben capito le modalità, che in ogni caso, pensando soprattutto ai trasporti, saranno differenti da città a città.

Chiunque abiti in una città sa infatti che il vero grande classico non è lo sciopero generale ma quello dei trasporti, dichiarato da sigle a rotazione, che paralizza la circolazione non tanto per l’adesione allo sciopero stesso, a volte minoritaria, quando perché è impossibile sapere in anticipo quali mezzi funzionano e quali no (eppure per legge sarebbe obbligatorio comunicarlo), creando danni non alle aziende (che se ne fregano altamente, essendo pubbliche o parapubbliche) ma a chi usa i mezzi per lavorare o studiare.

Il perché degli scioperi al venerdì, abbiamo letto che così è nell’80% dei casi (che diventano quasi 100 contando il lunedì con le logiche che sono le stesse), è facilmente spiegabile: le adesioni più numerose allo sciopero stesso che, va ricordato, fa perdere agli scioperanti parte della retribuzione. Adesioni più numerose sia per chi ci crede, che così ha il tempo per andare in manifestazione, sia per chi non ci crede che così si fa un weekend lungo anche se questo progetto per diverse categorie che lavorano al sabato e alla domenica va asteriscato.

Oggi si sciopera di più rispetto a una volta? Chi è stato bambino negli anni Settanta risponderebbe di no ed avrebbe anche ragione, perché quanto a scioperi proclamati quegli anni rimangono imbattibili: il record nel 1971, con 5.598, poi un’inversione di tendenza avvenuta alla fine di quel decennio ed una lunga decrescita fino ai 1.129 scioperi davvero effettuati in Italia nel 2022. C’è il trucco, nel senso che gli scioperi degli anni Settanta erano per il 70% scioperi degli operai dell’industria privata, in particolare della grande industria. Che essendo oggi quasi totalmente scomparsa, non può nemmeno avere operai italiani poco felici di farsi sfruttare. Nei ridotti scioperi di oggi le motivazioni economiche si mescolano quindi a quelle politiche, quando invece mai come nel 2023 IL problema dell’Italia, con tutti gli altri staccati nel ranking, è che il lavoro sia nella media pagato poco. Magari ci sbagliamo e quindi chiediamo ai competenti: perché si sciopera sempre di venerdì?

info@indiscreto.net

 

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