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Maradona ad Acerra

Indiscreto 30/10/2020

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Diego Maradona compie 60 anni ed alla seconda ora di storytelling dilagante su web, giornali e televisioni, in cui non si capisce più chi abbia copiato da chi, è ormai chiaro che tutto sia già stato detto. Visto che siamo sul ripasso, pensiamo che un modo divertente per onorare Maradona sia rivedere per la centesima volta Quel ragazzo della Curva B, uno dei pochi film, fra quelli interpretati da Nino D’Angelo, guardabili da un pubblico non napoletano.

Un film di cui già più volte abbiamo scritto su Indiscreto, quindi non lo rifaremo, e che come molti film di Serie B sa restituire lo spirito del tempo meglio di quelli di Serie A. Quel ragazzo della Curva B è girato durante la stagione 1986-87, quella del primo scudetto, ed ha come protagonista un ultras, appunto Nino D’Angelo, non Maradona che però appare in diverse scene ma che conta meno di altri personaggi di culto, dal capitano Bruscolotti a Pietro Puzone. Ecco, Puzone, la cui vita non è andata esattamente nel migliore dei modi.

Proprio a Puzone, riserva delle riserve ma rispettato da Maradona al pari dei titolari (per questo mai nessun compagno ha parlato male di lui o si è lamentato per i suoi privilegi), è legato il famoso episodio dell’amichevole di Acerra (a inizio 1985), su un campo infame, per raccogliere fondi per consentire un’operazione chirurgica ad un bambino del posto. Un campione di oggi se la caverebbe indossando una spilletta durante le interviste, postando poi un messaggino sui social network fra un selfie criptogay e l’altro, con il giornalista ad elogiarlo per la sua grande sensibilità.

Maradona spiccava però anche rispetto ai campioni di ieri, nella media menefreghisti come quelli del 2020. Le immagini dicono più di tutto: il miglior giocatore di tutti i tempi, nella peggiore delle ipotesi uno dei primi tre, che si scalda in mezzo ad auto da poliziottesco, da un momento all’altro ti aspetti che spuntino Maurizio Merli o Tomas Milian a fare giustizia, rischiando la carriera per un bambino sconosciuto e per un compagno di squadra che mai gli potrà essere utile nella vita.

Fra l’altro Maradona si impegnò davvero, sotto la pioggia e con un fango che ci ha ricordato quello del campo della Vercellese (a dispetto del nome è una piccola squadra della periferia ovest di Milano, il cui campo è nel frattempo molto migliorato), dove sempre andavamo a seguire gli allenamenti del suo Napoli quando giocava a San Siro contro Inter e Milan, essendo l’hotel (ai tempi si chiamava Brun, oggi Sheraton San Siro: lì c’è anche uno dei ristoranti di Javier Zanetti) della squadra lì dietro.

L’amichevole ovviamente non era stata autorizzata dal Napoli, che anzi la osteggiò, però Maradona pagò di tasca sua i soldi dell’assicurazione per sé e per i compagni: alla fine si giocò. Abbiamo visto le immagini che proponiamo qui sotto tantissime volte e ancora non riusciamo a credere ad un Maradona ventiquattrenne in una situazione del genere. Commovente più di mille gol mandati in sequenza.

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