Economia
Limite contanti a mille euro
Indiscreto 18/06/2020
Il limite all’utilizzo dei contanti torna in Italia a 1.000 euro, come ai tempi del governo Monti. Dal prossimo 1 luglio inizierà una fase di transizione, con il limite a 2.000, mentre dall’1 gennaio 2022 entrerà a regime questa nuova-vecchia misura che ha l’obbiettivo dichiarato di combattere l’evasione fiscale. Per l’elusione, cioè l’evasione dei soldi pesanti, quella dei gruppi italiani con sedi legali in Lussemburgo, Olanda, Inghilterra, ci si risente più avanti: è forse l’unico tema a cui il peggior governo del dopoguerra non abbia dedicato nemmeno una task force.
Ma tornando al limite all’utilizzo dei contanti, prima a 2.000 e poi a 1.000 euro, e sorvolando sui vari escamotage (visto che sono permessi i pagamenti rateali, stando dentro il limite per singola tranche, il proverbiale nero del dentista è salvo), ci affascina l’ideologia che c’è dietro a questa misura, cioè quella di arrivare a tracciare anche i pagamenti minimi dei privati, spiegando che ‘Anche all’estero è così’. Ma quale estero: il Canada, il Giappone, il Senegal?
Per restringere il discorso prendiamo in considerazione soltanto i paesi civilizzati. Fra questi in effetti l’Italia è al top mondiale insieme alla Spagna, con circa l’86% contro l’87 delle transazioni effettuate in contanti, ma entrambe sono dietro alla Grecia (88%). Percentuali vicine a quelle di Malta, Austria e Cipro…
Giappone e Germania sono poco dietro, in zona 80% (fonte: World Cash report 2019, quindi su dati del 2018), la Francia sfiora il 70 e fra le grandi nazioni si scende sotto il 50 con Regno Unito (42%), Cina (40) e Stati Uniti (32). Notevole il 20% della Svezia, mentre il record mondiale fra i paesi avanzati è il 14% della Corea del Sud.
Ma l’overdose di numeri non deve far dimenticare il discorso di fondo: l’evasione fiscale, peraltro dei pesci piccoli, è una giustificazione sufficiente per il controllo statale su ogni nostro minimo movimento? È una domanda ideologica, perché poi nella pratica personalmente paghiamo quasi tutto con carta di credito o POS, forse solo in edicola o al bar usiamo i contanti. Però non è una domanda stupida, ce lo diciamo da soli, visto che la libertà personale secondo noi vale più della giustizia, dell’onestà, della salute, degli stessi soldi. Non che sia in contraddizione con queste cose, però a volte capita di dover scegliere.