Musica

La diagonale di Mauro Repetto

Paolo Morati 25/09/2023

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Una grande amicizia nata sui banchi di scuola che ha poi portato ad uno dei binomi di maggior successo della musica italiana. Questo a prima vista poteva essere il filo conduttore di Non ho ucciso l’uomo ragno, il libro di Mauro Repetto scritto con Massimo Cotto uscito in questi giorni per Mondadori. Nella realtà, dopo averlo letto, possiamo dire che più che la storia degli 883 è la storia di un ragazzo che una volta raggiunto il grande traguardo di cui è stato il traino iniziale capisce di non ritrovarsi più in ciò che è diventato, avendo ancora un sogno da rincorrere mentre recita un ruolo non suo.

Chi all’epoca scoprì gli 883 con le loro canzoni generazionali – storie di bar, strade e ragazze – ricorderà i balletti del dinoccolato Mauro mentre Max Pezzali cantava. Un ballo subentrato di punto in bianco a una chitarra che non sapeva suonare, per darsi motivo di stare sul palco mentre la folla del Festivalbar intonava le canzoni che aveva scritto nei pomeriggi insieme al suo grande amico. Era l’interpretazione di un personaggio che lo logorava, situazione che lo portò alla decisione di lasciare tutto per rincorrere nuovi sogni negli Stati Uniti. Una modella inarrivabile, la sceneggiatura di un film e un disco tra rock e rap che doveva essere americano e che poi avrebbe visto la luce in italiano con successo inesistente.

Repetto racconta tutto questo rivelando il come e quando nonché i perché del prima durante e dopo della sua vita da 883 e che oggi, da oltre vent’anni a Parigi dove ha messo anche su famiglia, lo vede svolgere la professione di event executive per Disneyland Paris. Tra la rincorsa dell’occasione giusta, i sample per costruire i brani, le cadute e risalite, il trionfo e i fantasmi, tanti aneddoti (compresi quelli sul forte legame con Pezzali) per un racconto che scorre veloce ed emoziona. Non una biografia ma il percorso di vita di chi ha capito che, per essere sé stessi e felici, vale la pena guardare oltre. Facendosi diagonale che punta a un obiettivo, in una continua ricerca del proprio io. Anche al prezzo di ricominciare da zero.

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