Anni Novanta
Il signor Giancarlo
Indiscreto 07/09/2023
Più volte evocato da quanto è partita questa rubrica di video per sorridere in giornate tristi, il signor Giancarlo va mostrato a quell’1% della popolazione che non sa chi sia. Il signor Giancarlo, all’anagrafe Giancarlo Pelosini, è quel concorrente di Livorno (Rosignano Solvay, per la precisione) che partecipò nel 1995 alla Ruota della Fortuna e che dovendo completare la frase V-NS-R- LA BATTAGL– GRAZ– ALLA L-R- F-G- disse la parola che tutti avevamo e forse ancora abbiamo in testa.
Tutto un altro stile rispetto al compitino di quel tale Massimiliano che con scelta impiegatizia poi vinse. In quel sorrisino e in quel baffetto del signor Giancarlo c’era molto di più del gusto della battuta e della voglia di stupire, c’era quell’Italia ordinaria da cui quasi tutti noi veniamo e che i media ci hanno insegnato a disprezzare, senza peraltro indicare un modello alternativo interessante. L’Italia degli uomini che si mettevano la giacca e la cravatta e che mai si sarebbero vestiti come i loro figli.
Fra l’altro, oltre a foga, dal punto di vista tattico avrebbe avuto un senso anche fuga, quindi il signor Giancarlo avrebbe avuto anche margine per un ricorso. La curiosità è che questo episodio, nonostante la trasmissione di Mike Bongiorno fosse seguitissima, sarebbe diventato di culto soltanto nel tempo, grazie al web: all’epoca quasi nessuno ne parlò, mentre oggi per una cosa del genere il signor Giancarlo e Mike Bongiorno sarebbero mandati al rogo, e Paola Barale considerata una vittima-complice della mascolinità tossica.