Il ritiro di Marvin Hagler

14 Marzo 2021 di Stefano Olivari

Marvin Hagler è morto a quasi 67 anni nella sua casa in New Hampshire e con lui scompare uno degli ultimi campioni indiscutibili della boxe mondiale, nonostante al momento del suo ritiro, nel 1987 dopo la sconfitta contro Sugar Ray Leonard, questo meraviglioso sport fosse già diviso in tre sigle, WBA, WBC e IBF. Hagler-Duran, Hagler-Hearns, Hagler-Leonard, Hagler-Minter, da italiani mettiamoci anche Hagler-Antuofermo: quanti match classici nella storia della boxe hanno avuto Hagler fra i due sul ring, quasi sempre da vincitore?

Detto che il sesto round con John Mugabi, al cui manager dobbiamo il nostro stato su WhatsApp (“Troppo stupido per avere paura”), con la telecronaca di Rino Tommasi, ci fa venire la pelle d’oca ancora oggi, l’Hagler pugile è stato milioni di volte analizzato e celebrato, anche perché facente parte della categoria, i pesi medi, in cui spesso si vede la boxe migliore. Non c’è bisogno di ingigantire di fronte a una bara uno che era un gigante già da vivo. Oltre che un’icona sportiva anni Ottanta, per la boxe forse l’ultima grande epoca (da consigliare, infatti già consigliato su Indiscreto, il libro di Dario Torromeo ‘Meraviglioso’).

In aggiunta alle sue doti pugilistiche abbiamo sempre trovato eccezionale il modo in cui è uscito di scena, a 33 anni, rinunciando a borse pazzesche per la rivincita con Leonard e per tanti grandi rientri che gli sono stati proposti. Si può dire che Hagler sia stato uno dei pochi fuoriclasse della storia della boxe, l’esempio più clamoroso è ovviamente Rocky Marciano che lasciò da imbattuto, ad essersi ritirato al momento giusto.

Un po’ per voler preservare il suo mito e un po’ per intraprendere una improbabile carriera di attore (anche se Indio è di superculto, a livello di Alex l’ariete), Hagler nei pressi del ring è tornato solo come commentatore e vecchia gloria osannata da tutti noi. Spesso in Italia, dove Marvelous ha vissuto tantissimo fra Milano e dintorni (Rozzano) con la sua seconda moglie Kay.

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