Paulie o Rocky

19 Ottobre 2023 di Stefano Olivari

La morte di Burt Young, per sempre il Paulie di Rocky, all’età di 83 anni, è quella di un attore molto simile ai personaggi che interpretava e proprio per questo credibilissimo. Anche se poi era un attore vero, non preso dalla strada, era uno che aveva studiato con Lee Strasberg: per lui una lunghissima carriera da caratterista come italo-americano (lo era davvero, all’anagrafe Gerald Tommaso DeLouise) un po’ grezzo, e la gloria eterna come Paulie Pennino, il fratello di Adriana in Rocky. Fra l’altro uno dei quattro attori, insieme a Stallone, a Tony Burton (Duke, l’allenatore prima di Apollo e poi di Rocky) e Stu Nahan (il telecronista) a comparire in tutti e sei i Rocky.

Inutile spiegare chi sia Paulie a chi come noi ha visto decine di volte ogni film della serie: tutti abbiamo provato per Paulie un misto di attrazione e repulsione. Attrazione per la simpatia e le battute, repulsione per come tratta la sorella ed anche Rocky: è l’unico che anche quando Rocky diventa mito continua a considerarlo uno scemo, anche se poi in certi punti ci commuove. In Paulie c’è molto di noi spettatori o telespettatori della vita, il fastidio forse nasce anche da questo. Geniale la creazione stallonifera di questo personaggio simpatico e sgradevole, davvero grande cinema senza tirarsela come chiunque in nomination al David di Donatello.

In ogni caso a Burt Young-Paulie è capitata la fortuna di pronunciare due delle battute più belle della storia del cinema, entrambe in Rocky IV, quando è all’angolo di Rocky. Citiamo a memoria perché su YouTube non le abbiamo trovate (gli americani sanno proteggere i loro prodotti), ma pensiamo di non sbagliare. Prima del match Paulie gli dice “Rocky, ti ricordi quando ti ho detto che avrei voluto essere te? Mentivo”. E poi quando il cognato gli dice “Ne vedo tre” (di Ivan Drago, sottinteso), Paulie risponde “Colpisci quello in mezzo”. Si può diventare leggende anche da compagni di Maradona.

stefano@indiscreto.net

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