Il Manchester United nemmeno gratis

28 Gennaio 2013 di Stefano Olivari

A chi importa della Coppa d’Inghilterra? Forse alla stessa tipologia di appassionato di calcio che gradirebbe vedere le partite di Barcellona e Real Madrid nella Liga: squadre che fra gli abbonati di Sky riscontrano, al pari di Manchester United e dintorni, senz’altro più interesse di quello per il 90% delle squadre di A e il 100% di quelle di B (non facciamo nomi, perché al nostro paesello pieno di ‘eccellenze del territorio’, di solito un pecorino o qualche quadro scrostato,  siamo tutti permalosi: se Parigi avesse lu mari…). Per questo quanto accaduto nei giorni scorsi ci ha tolto dal solito torpore. Come ben sanno gli abbonati di Sky e di Mediaset Premium, in Italia fino a sabato scorso non si sono viste partite di questa edizione della FA Cup. Vendute in decine di paesi, con personaggi e giri di scommesse pazzeschi. Ma non è adesso questo il punto, a meno di non ripetere i discorsi già fatti da Dominique Antognoni per le partite della Liga. Diciamo che Sky e Mediaset hanno ritenuto che costassero troppo, non entriamo nel merito. La curiosità è che come offerta promozionale, per sondare il risultato di pubblico, le partite del quarto turno sono state offerte gratis alle due emittenti pay. Una partita a scelta, quindi evidentemente le due migliori disponibili. Mediaset ha scelto Stoke City-Manchester City, trasmessa infatti su Premium Calcio 1, mentre Sky ha rinunciato a Manchester United-Fulham, anch’essa quindi poi trasmessa da Mediaset. Che non sappiamo se trasmetterà i prossimi turni (ma speriamo di sì), mentre rimane curioso il comportamento di Sky, che ha rinunciato a trasmettere gratis una partita interessante seguendo la logica del ‘tutto o niente’ e del ‘telespettatore da non disorientare’ (i grandi manager si esprimono a volte in questo modo), logica che vale a corrente alternata. Se no nel tennis non trasmetterebbe un torneo dello Slam su quattro, sia pure su sette canali diversi, e per la NBA programmerebbe le partite più interessanti della settimana (noi le vediamo sul computer e viviamo lo stesso, però siamo anche abbonati a Sky) invece di subire calendari rigidi con partite che a volte per tre quarti sono pura transumanza da un canestro all’altro, nobilitata solo da un commento di grande qualità. Per non dire del football: possiamo vedere quello NCAA e non quello NFL? Ah già, Espn: non è ‘disorientamento’ doversi rifugiare lì, a volte capendo il minimo (dall’abbonamento Sky dedurremo il costo di un corso di inglese)? La prossima ventura web tv spazzerà via queste rigidità, forse anche Sky.

Share this article