Il lato etico

3 Luglio 2008 di Stefano Olivari

Non giriamoci intorno: l’unico lato debole del Lippi bis è quello etico, al di là degli otto anni alla Juventus che possono essere letti in tanti modi (e che comunque, fra prescrizioni ed assoluzioni, non c’entrano con i due incriminati) ma che in ogni caso lui ha vissuto come uomo di campo. Il suo ritorno è stato infatti fortemente spinto dagli ‘uomini di calcio’ che hanno reso inguardabili i nostri campionati, come una specie di riscatto dopo due anni di usurpazione, e dal punto di vista dell’immagine la vicenda processuale (che non tocca lui direttamente) che fu usata da lui come pretesto per le dimissioni è tutt’altro che definita. Niente di più facile che qualche evento giudiziario ad orologeria salti fuori a ridosso di partite importanti o addirittura del Mondiale. Come immagine calcistica rischia poco, invece, soprattutto se proporrà una Nazionale realmente rinnovata: l’eventuale fallimento sarà di chi lo ha richiamato, lui per sempre sarà un c.t. campione del mondo. Ed in ogni caso ha davanti due anni da santone esente da critiche: potrà essere antipatico, ma nessuno meglio di lui potrebbe gestire un ricambio generazionale senza essere messo in discussione.

stefano@indiscreto.it

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