Gabriele Minì: presente e futuro della Formula 1

30 Ottobre 2023 di Redazione

Gabriele Minì è uno dei talenti emergenti degli sport che hanno a che fare con i motori, un nome che è destinato a fare molto rumore in quelle che sono le competizioni più importanti e che, secondo molti esperti, sarà una stella più che brillante del panorama della Formula 1. Grazie al suo talento precoce Gabriele ha mostrato le sue abilità in varie categorie del karting fino a diventare, nel 2020, il più giovane campione italiano di Formula 4.

Minì: vita e carriera di questo campione

Prima di attirare l’attenzione dei vari team di Formula 1, Gabriele Minì ha avuto un percorso formativo impressionante, ottenendo  numerose vittorie nel karting e stabilendo vari record di pista. Stiamo parlando di un pilota di soli 18 anni, un ragazzo bravissimo alla guida e che, già nei primi anni, ha sviluppato competenze tecniche e una mentalità supervincente. Dopo il karting, il passaggio ai campionati di auto a ruote scoperte è stata una progressione più che logica. Minì, come abbiamo già scritto, ha vinto, da più giovane in assoluto, il campionato italiano di Formula 4 nel 2020  e ora è parte della Alpine Academy, una sorta di scuola che insegna a diventare piloti di Formula 1. Gabriele, che ora ha come manager Nicholas Todt, il figlio di Jean che gestisce anche Charles Leclerc, il pilota della Scuderia Ferrari, sa molto bene come guidare e ha, come caratteristica principale, una grande capacità di adattamento. Si trovi, infatti, su una pista tradizionale o su un circuito cittadino, il pilota riesce sempre ad ottenere il massimo dalla sua auto, La sua abilità nel gestire i pneumatici, le strategie di gara, il consumo di carburante, lo rendono un atleta completo, capace di competere a ogni livello.

Sviluppo e supporto

Come talento emergente, Gabriele, dopo la Formula 4, ha ottenuto risultati meritevoli sia in Formula Regional sia in Formula 3. La fluidità alla guida ha permesso al pilota di Palermo di attrarre l’interesse di varie scuderie che hanno pensato di inserirlo come sviluppatore ma anche come pilota di riserva. Non è raro, infatti, che i giovani piloti passino diversi anni in queste posizioni prima di ottenere un sedile da titolare. Le sfide da affrontare non saranno facili ma una personalità come la sua, con la grande capacità di controllo e una guida così sicura e intrigante, hanno già attirato nomi altisonanti della Formula 1. Proprio per questa ragione l’Alpine Academy, reduce da qualche buona prestazione in campionato, può essere un trampolino di lancio per questo ragazzo così speciale.

Situazione attuale in Formula 1

La situazione attuale in Formula 1 sta vedendo, dopo l’anno scorso in cui la Ferrari ha dato filo da torcere alla Red Bull, l’ennesimo dominio della scuderia anglo-tedesca che, con Verstappen primo pilota e Perez secondo, sta vincendo in pratica ogni gara di questo mondiale. Un peccato, certamente, per i tifosi italiani che hanno sperato, dopo l’anno scorso, di ritrovare potenza nel motore e grinta nei piloti ma tutto questo è venuto a mancare. Charles Leclerc e Carlos Sainz non sono degli sprovveduti, anzi hanno più volte espresso il massimo delle loro potenzialità con gare molto belle e molto combattute. Purtroppo, alcuni errori di gestione al box e auto con qualche problema al motore, hanno, di molto, frenato l’ambizione di questi due ragazzi. Peccato anche per la crescita di alcune squadre come Mercedes, quest’anno di ottimo livello, e McLaren, decisamente più organizzata e veloce delle Ferrari. Lando Norris, ex compagno di scuderia di Sainz, è un pilota da tenere in grande considerazione e con una macchina performante come la McLaren si sta già togliendo grosse soddisfazioni.

Chissà se sarà proprio Gabriele Minì a dare filo da torcere a Verstappen e chissà se sarà proprio il campione siciliano a far tornare la bandiera italiana sul podio del mondiale. Gli ultimi piloti connazionali degni di nota sono stati, infatti, Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella, piloti di una Formula 1 che non esiste più e che non conta un italiano alla guida di una monoposto da troppo tempo.Gabriele, con la sua giovanissima età, può essere determinante per il futuro del motorsport in Italia, da troppo tempo senza le soddisfazioni a cui siamo stati abituati negli anni passati. Verstappen si può battere, sicuramente con una buona gestione dei cambi gomme e con un lavoro importante a motore e auto che non sembrano essere all’altezza di quelle monoposto che, con Schumacher prima e Vettel poi, hanno fatto battere i cuori dei tifosi del Cavallino in tutto in mondo.

 

 

 

 

 

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