Ammiratori di Superciuk

31 Agosto 2011 di Anna Laura

di Anna Laura
Le reazioni all’informazione, il linguaggio di Gasperini e la tolleranza per i furti.

1. Si ricomincia. Le notizie sono le solite, i problemi anche. Ogni anno, ogni giorno, ogni quarto d’ora. I media di ogni ordine e grado proseguono il tam-tam delle notizie instillando o cercando di instillare nel pubblico l’idea che si viva in un mondo in continua evoluzione. L’idea che ogni minuto qualcuno possa determinare con le proprie decisioni l’andamento del mondo è quella che cercano di far passare come buona, ci fa provare l’ebbrezza della ipercomunicazione. Risultato? Zero. Le notizie sono sempre le stesse e si possono definire “stagionali”. Posso fare una previsione accurata, dal panico indotto da un nuovo batterio ai casi di corruzione, da scoop sulla vita sessuale di qualche politico all’inquinamento, dai terremoti alla prossima rivolta sociale. Tutto gia preordinato e probabilmente controllato. Adesso si parte con il nuovo batterio killer della Francia. Vi anticipo ciò che farete. Primo, avrete un deja-vu, direte a voi stessi che “un’altra volta?!!”Secondo , direte “E se stavolta…”. Terzo vi informerete meglio, che diamine voi siete voi e a voi non la possono fare. Quarto, decidete che dovete prevenire e naturalmente entrate nel gioco. Missione compiuta. Passiamo alla prossima, qual è la prossima notizia? Ah sì, la crisi , da dove vogliono che cominciate? E’ semplice, dalla stessa sequenza. Primo, “Ancora una caduta di borsa’? …”. Secondo , “devo informarmi meglio” . Terzo, “A me non la fanno “. Quarto, entrate in gioco . Ecco come si attua il controllo delle menti, grazie a un controllo sistematico dell’informazione. I controllori sanno che è fondamentale dare zero tempo per capire e in questo modo vi fanno entrare in un gioco le cui regole sono tutte tese a limitare le azioni e a esaltare le reazioni. Le azioni sono generate da processi di pensiero autocton, cioè nate da vostre considerazioni, libere associazioni mentali, mentre le reazioni sono la risposta a questi stimoli mediatici minuto per minuto. Allora, ecco il prossimo stimolo: la Fed ha ufficialmente dichiarato che non ha l’oro che gli americani pensavano avesse. Secondo stimolo: il batterio resiste agli antibiotici. Buon divertimento.
2. A rigor di logica (rigor mortis?) si direbbe che invece di attaccanti abbiamo bisogno visto il tra parentesi, di centrocampisti.
Cambiasso e Thiago Motta sono lentissimi e ultimamente anche la testa è in meditazione.Un film gia visto, Minimo Moratti è tornato il panda di prima. Niente più grande dragone, niente più incarnazioni eroiche, solo la vecchia pandite. Ha smarrito il segreto che gli faceva pescare i jolly sul mercato e si rammarica. Già visto. Gasperini non mi piace. Linguaggi, metafore discorsive, mimica, nulla di veramente comunicativo. Il professore di calcio che non sogna, non è capace di far sognare. Avrebbe bisogno di “magia” il suo professare calcio, ma Gasperini (per ora in maiuscolo) non sa come si fa, e invece di cercare la magia, si affida a moduli, e schemi, ma se si deve parlare di moduli e schemi, allora in società ognuno può dire la sua e la confusione che nasce è il tentativo di mediare le proprie metodiche di allenatore con la nuova esperienza in una squadra come l’Inter. Per queste ragioni Gasperini lo vedo male. Nella vita uno come lui ha sempre dovuto lottare, sudare, combattere per ottenere ciò che ha ottenuto. Ma chi deve combattere, il combattente, non è detto che vinca, può anche perdere. Allora a Gasperini si impone una scelta, che non può essere ulteriormente rimandata: incarnare non il combattente, ma il vincitore. Il vincitore non ha bisogno di combattere, vince per definizione. E come avviene questo cambio di paradigma? Un consiglio, a lui e a Minimo (per ora): una full immersion in Kung-fu Panda 1, ponendo in primo piano nella propria atmosfera mentale quei valori che la tifoseria non vuole assolutamente abbandonare: orgoglio, predestinazione, entusiasmo. Non vogliamo il vecchio clichè di Minimo, ma neppure una riedizione del saunista benitez, anzi Benitez, visto che lui lo sapeva che avrebbero avuto la moviola e la movida in mezzo al campo. Non esiste l’ingrediente segreto, ma la sua idea accresce la magia e favorisce la metamorphosi combattente-vincitore, e da panda a grande dragone.
3. Persino il calcio non ha più il fascino e non attrae più l’attenzione della gente come una volta. Tra report e fixing e indici azionari e fair play finanziari, il nostro mondo immaginativo è costretto a far di conto. Pian piano ci piegano e condizionano. Le notizie vere, però, non ce le raccontano, casomai capissimo dove ci vogliono portare. E, quali sarebbero, di grazia, queste notizie? Semplice , le notizie sono sostanzialmente dello stesso tenore di quelle che comprimono il mondo del calcio: chi più ha meno ha da dare, chi è privilegiato lo vuol rimanere. I ricchi , come il crimine, non pagano, per similtudine, se è vero che dietro ogni ricchezza c’è un furto … Al di la del populismo qualunquista, il fenomeno è chiaro, chiarissimo, ma la cosa sorprendente è che venga tollerato. Siamo intrisecamente ladri? Intrinsecamente sappiamo che al loro posto faremmo lo stesso? E’ per questo che non protestiamo: vorremmo essere loro? L’analisi della trascendenza ai minimi termini. Per questo le banche non pagano un euro di tasse, per questo ogni governo ci stratassa e stiamo zitti, per questo paghiamo la benzina più cara d’Europa e tutto ciò che si deve pagare lo paghiamo più caro di tutti gli altri, salvo poi accontentarci delle analisi di costi e tabelle per la nostra paga. Noi vorremmo essere al loro posto, al potere e forse saremmo come un vecchio personaggio di un fumetto, un supereroe grottesco che si chiamava “Superciuk” che rubava ai poveri per dare ai ricchi. Allora, quando apparve in Alan Ford, faceva ridere per irritazione, ora grazie alla clonazione e alla sua diffusione sa solo farmi arrabbiare. I Superciuk di destra e di sinistra che stanno al potere sono uniti solo in questo: rubare ai poveri per dare ai ricchi, ma senza farvelo sapere, anzi affibbiandoci la colp. Avete speso troppo, avete vissuto sopra le vostre possibilità, colpa vostra e quindi pagate. Forse, per meglio interpretare la parte di supereroe dei ricchi, non ce lo chiederanno; Ci ruberanno dai conti correnti come nel ’92 di notte, come fa Superciuk. In fondo faremmo cosi anche noi.

Anna Laura
(in esclusiva per Indiscreto)

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