Vlado al massimo

8 Luglio 2009 di Alec Cordolcini

di Alec Cordolcini

Nel mezzo di luglio il calcio dovrebbe essere in ferie. Invece, oltre ai campionati nordici (che se solo avessimo un’altra vita a disposizione ci piacerebbe raccontare, vista la ricchezza di storie e spunti), ecco partire nel week-end anche la Super League svizzera. Di seguito la nostra personale griglia di partenza.
1. Young Boys. Vlado Petkovic è l’allenatore più innovativo visto negli ultimi anni nel campionato elvetico. Propone un 3-4-3 “elastico” (la definizione è sua) diventato ormai un autentico marchio di fabbrica. Due colpi in entrata: il roccioso centrale argentino Dudar, “scippato” al Bellinzona, e l’emergente Pasche, scricciolo di centrocampo classe ’91 arrivato dal Losanna. Buon segno aver trattenuto l’ivoriano Doumbia, capocannoniere della scorsa stagione. Con la giusta continuità, ci sono tutte le carte in regola perché a Berna si torni a festeggiare il titolo. Giocatore da seguire: Xavier Hochstrasser (1988).
2. Zurigo. Tutti sui campioni in carica i favori del pronostico. Con ovvio surplus di pressione per un gruppo che vede i suoi elementi di spicco (Abdi, Hassli, Djuric, Alphonse) tutti reduci dalla loro stagione migliore. Con Margairaz e un Chickhaoui tornato a tempo pieno sono previsti affollamenti da centrocampo in su. Colpo Galjic dal Lucerna per puntellare la mediana. Koch e Mehmedi sono due classe ’91 in forte crescita. Giocatore da seguire: Adrian Nikci (1988).
3. Basilea. Per sostituire Gross si è optato per il tedesco Fink, esonerato lo scorso anno in Zweite Liga dall’Ingolstadt, poi retrocesso. Mercato condotto nella Bundesliga minore: Da Silva (Karlsruhe) per la mediana, Atan (Energie Cottbus) per la difesa. Klaus, Shaquiri e Aratore i volti nuovi dal vivaio. I soliti Huggel, Chipperfield e Streller a formare l’ossatura della squadra. La cessione del sopravvalutato Derdiyok al Bayer Leverkusen potrebbe non essere uno svantaggio, soprattutto per il classe ’90 Mustafi. Ma le incognite rimangono molte. Giocatore da seguire: Valentin Stocker (1989).
4. Lucerna. Salvi la passata stagione solo dopo il barrage/spareggio contro il Lugano, gli uomini di Rolf Fringer si propongono per un’annata maggiormente ricca di soddisfazioni. Il rientro di Hakan Yakin dal Qatar e l’arrivo di una punta di peso quale il rumeno Ianu (dall’Aarau) promettono bene. Si attendono conferme dal portoghese Paiva. Senza dimenticare il talento di Chiumiento, secondo molti sprecato in una realtà simile (da consegnare agli annali il commento di un collega del Corriere del Ticino a Cornaredo nel post-partita di Lugano-Lucerna: “Il Lucerna? Chiumiento più dieci chiodi”). Qualche dubbio sul reparto arretrato. Giocatore da seguire: Alain Wiss (1990).
5. Grasshopper. Ciriaco Sforza quale antidoto per guarire il club dalla mediocrità latente dello scorso anonimo campionato. Partito Bobadilla, ecco Rennella in prestito dal Genoa; soluzione intrigante. Tra i pali ballottaggio Sommer-Bucchi da risolvere prima possibile. In rampa di lancio Daprelà (91) e Ben Khalifa (92). Nelle retrovie la speranza è che lo stagionato Smiljanic, il difensore dalla media voto più alta la passata stagione, non cominci a perdere colpi. In fascia il bosniaco Lulic può (e deve) crescere ancora. Giocatore da seguire: Yann Sommer (1988).
6. Sion. Sfugge ad ogni tentativo di pronostico il calderone global che compone il circo-Constantin. Nonostante tutto lo scorso anno è arrivata la vittoria in Coppa di Svizzera, passaporto per l’Europa League. Ma i fuochi d’artificio il Sion continua a regalarli soprattutto fuori dal campo. Pesante la perdita di Monterrubio, tornato in Francia, i rinforzi per ora non si possono chiamare tali (anche perché il mercato del club sarebbe teoricamente “bloccato” causa sanzione per la vicenda El-Hadary). Giocatore da seguire: Alvaro Saborio (1982).
7. Bellinzona. Il presidente granata Giulini è ambizioso, ma l’obiettivo stagionale non può andare oltre una salvezza tranquilla. Come quella ottenuta lo scorsa anno con una brillante seconda parte di campionato. Mercato in stand-by, come logica impone per una società che pesca molto in Italia. A fine agosto si capirà il vero valore della squadra, che per ora ha incassato la perdita di Dudar e Diarra, sostituendo davanti l’ormai pensionato Beghetto con il brasiliano Gaspar. Fulcro del gioco rimane Sermeter, che come il buon vino migliora invecchiando. In calo le azioni di Kalu, stabili quelle di Lustrinelli, in crescita quelle dell’ottimo Zotti, una sicurezza tra i pali. Ciarrocchi (’88) e Mihailovic (’91) i giovani da crescere. Giocatore da seguire: Shkelzen Gashi (1988).
8. San Gallo. Neopromosso dopo aver stra-dominato la Challenge League. Pochi ma buoni gli arrivi. Davanti ai gol per la salvezza ci dovrà pensare Frick, in collaborazione con il collaudato duo Merenda-Costanzo. Fabian Frei in prestito dal Basilea rappresenta un’ottima iniezione di vitalità per il centrocampo. Vecchie glorie (Haas) e nuovi prospetti (Lang) in difesa. Club indubbiamente più competitivo del Vaduz, e pertanto un guadagno per la competitività della Super League. Giocatore da seguire: Moreno Costanzo (1988).
9. Neuchatel Xamax. Rischio (semi)calcolato per i castellani. Con la luna giusta, il trequartista Taljevic garantisce qualità e soluzioni. L’under-21 svizzero Gavranovic (dall’Yverdon) aumenta il “peso” del reparto offensivo. Lo stagionato Rossi e il legnoso Brown le alternative, di qualità tutt’altro che eccelsa. Il discontinuo Varela (dallo Young Boys) regala sostanza alla mediana. Per il resto, abbondano i “medioman”. Giocatore da seguire: Mario Gavranovic (1989).
10. Aarau. Sulla carta appare già quasi spacciato. Clima da smobilitazione in sede di mercato, e in entrata si è arrivati a pescare (Alexeev, Ionita) anche dal campionato moldavo. Roba da serie B belga. Dal retrocesso Vaduz è arrivato il dinamico Polverino, per chi si accontenta. Confermato l’italiano Aquaro in difesa. Giocatore da seguire: Tobias Müller (1988). wovenhand@libero.it
(in esclusiva per Indiscreto)
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