Tre canzoni di Claudio Baglioni

18 Giugno 2023 di Indiscreto

Nel post dedicato a Riccardo Azzurri abbiamo citato Claudio Baglioni, con il quale il cantante toscano ha collaborato, ed è proprio a Baglioni che dedichiamo questa puntata di un Festival di Indiscreto sempre più interessante, senza steccati generazionali o di genere. Ovviamente Claudio Baglioni non ha bisogno di alcuna nostra introduzione, dopo mezzo secolo di successi ed essendo lui ancora un personaggio del presente. Semmai curiosa è la sua evoluzione: negli anni Settanta considerato l’icona della canzone leggera e non politica, quindi vagamente di destra, adesso è visto come uno di sinistra. Cambiato lui o cambiata l’Italia? Tema da discutere, così come le sue tre canzoni più ascoltate in questo momento su Spotify.

Una delle canzoni più famose non soltanto di Claudio Baglioni ma dell’intera musica italiana è senza dubbio Questo piccolo grande amore, contenuta nell’omonimo album del 1972. È la storia di un amore ed anche il suo rimpianto,  forse per la lontananza (è la tesi più accreditata) o forse perché sta finendo. Sono pochi gli italiani che non sappiano cantare a memoria “Quella sua maglietta fina -Tanto stretta al punto che – Mi immaginavo tutto – E quell’aria da bambina – Che non gliel’ho detto mai – Ma io ci andavo matto”. La ragazza con la maglietta fina è Paola Massari, poi diventata sua moglie (sono separati dalla metà degli anni Novanta).

Dedicata al figlio Giovanni è invece Avrai, uscita come singolo nel 1982 pochi giorni prima del Mondiale di Spagna. Diventata subito un inno, Avrai nonostante la dedica al figlio è tutt’altro che un brano melenso, anzi pur parlando di speranza e di futuro è anche amaro: “Avrai, avrai, avrai – Il tuo tempo per andar lontano – Camminerai dimenticando – Ti fermerai sognando – Avrai, avrai, avrai – La stessa mia triste speranza – E sentirai di non avere amato mai abbastanza“.

Un Baglioni molto diverso, più rivolto al passato, è quello di Mille giorni di te e di me, pubblicata nel 1990 dentro l’album Oltre. Canzone sempre scritta da lui, come testo e musiche, che in realtà il cantautore romano aveva pronta da tanti anni e che quindi assume un significato diverso sovrapponendo il testo alla vita di Baglioni stesso. “Finimmo prima che lui ci finisse – Perché quel nostro amore non avesse fine – Volevo averti e solo allora mi riuscì – Quando mi accorsi che ero lì per perderti“. In altre parole, soltanto alla fine ci si rende conto dell’importanza delle cose e delle persone. Ma Baglioni per sua fortuna è stato compreso già all’inizio.

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