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Su Barcellona-Arsenal era giusto l’Under

Stefano Olivari 09/03/2011

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Le statistiche sul gioco ‘cieco’, quello cioè che prescinde da valutazioni sulla singola partita, dicono chiaramente che con qualunque bookmaker l’Over è in media sempre sottoquotato rispetto all’Under. Parliamo per chiarezza solo di più o meno 2,5 goal totali a partita, ignorando tutti gli altri Over-Under quotati (1,5, 3,5 e via salendo). Non stiamo facendo un confronto assoluto, perché è logico che nel recente Palermo-Udinese l’Over fosse più basso dell’Under, ma di bontà della quota in relazione alla probabilità. Perché puntare su un basso numero di goal è, per dirla in maniera grezza, meglio che puntare su un numero alto? Qui entra in gioco la psicologia dello scommettitore, anche del semi-professionista, che tende a sovrastimare sempre le possibilità degli attacchi rispetto a quelle delle difese, unendo a questa (errata) visione tattica anche la tranquillità che può dare un Over che si materializza magari già nel primo tempo. Perché se hai giocato Under invece stai con il fiato sospeso fino alla fine, anche quando poi vinci: banalità, ma i quotisti devono tenerne conto. Senza prendere in considerazione il mondo, una volta tanto limitiamoci alla nostra serie A: dove solamente 4 squadre (Palermo, Inter, Udinese e Juventus) hanno in questo campionato una prevalenza di Over, 2 (Roma e Lecce) sono in equilibrio e ben 14 (!) hanno chiuso con meno di 2,5 goal totali (fra fatti e subiti) più di metà delle proprie partite. Conclusione: ieri sera l’Under di Barcellona-Arsenal (offerto a 2,75) era improbabile, ma giocarlo su 100 Barcellona-Arsenal di fila non è una sciocchezza.

Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
(Pubblicato sul Giornale)

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