logo

Anni Ottanta

Rambo l’incompreso

Stefano Olivari 09/08/2023

article-post

Uno dei film nella storia del cinema citati più superficialmente è senza dubbio Rambo, diventato nel corso degli anni quasi sinonimo di violenza ed infatti giornalisticamente usato per raccontare molti episodi di cronaca nera. Eppure il tradizionale ripasso estivo (in agosto di nuovo abbiamo visto solo Barbie) ha continuato a raccontarci di un’opera invecchiata benissimo nonostante il suo tema centrale, il sentimento degli Stati Uniti nei confronti dei veterani del Vietnam, sia lontano dall’attualità e anche dalla storia rievocata. Oggi il milionesimo documentario sulla Seconda Guerra Mondiale o su Kennedy trova più mercato di un equivalente sul Vietnam, quando per almeno un decennio le cose hanno funzionato al contrario.

Ovviamente non vi raccontiamo la trama di un film che avete già stravisto, ma vi infliggiamo le nostre considerazioni. La prima è che il Vietnam è stato dimenticato al cinema ma rimane una realtà: dal 1975 gli Stati Uniti sono stati coinvolti in tantissime guerre, ma soltanto in Afghanistan e in Iraq hanno avuto un numero di morti oltre i 1.000 (2.325 e 4.492), per il resto soltanto blitz tipo Grenada o guerre per interposto esercito. In Vietnam i morti furono 58.209.

La seconda considerazione suggerita da Rambo, film (parliamo di First Blood, il primo) del 1982, è che il problema dell’America con il Vietnam non siano state soltanto le perdite umane, ma il fatto di avere perso. Rambo infatti capita a Hope, cittadina piuttosto chiusa dello stato di Washington, con le bandiere statunitensi fuori dalle case, e non a Berkeley o in qualche posto dove anni prima si è manifestato contro la guerra. Lo sceriffo Teasle e i suoi uomini sono tutt’altro che dei liberal, eppure la visione di un reduce del Vietnam, anche se non ha commesso alcun reato, procura loro fastidio.

La terza considerazione è che il passaparola fa brutti scherzi, perché Rambo è diventato nel tempo sinonimo di killer, comunque di violento a prescindere dalla bontà delle motivazioni. Investe in First Blood muore soltanto una persona, un poliziotto che cade dall’elicottero preso a sassate dal veterano per difendersi. Ben altre le statistiche dei successivi quattro film della serie, ma Rambo è il primo Rambo.

L’ultima considerazione è su Trautman, la figura paterna che tutti in fondo cerchiamo, con Richard Crenna nel ruolo della vita come rimpiazzo di Kirk Douglas che avrebbe preferito (a ragione) il finale come nel romanzo, con Rambo e Teasle feriti a morte e Trautman che pone fine alle sofferenze del suo soldato.In quanti Trautman abbiamo creduto? Film comunque monumentale. Una volta non era tutto meglio, come già detto a proposito dello sport, ma il cinema degli anni Ottanta ha toccato vette clamorose.

stefano@indiscreto.net

https://www.youtube.com/watch?v=gdKZR9dOdSY

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Doppio misto

    È più forte di noi: ogni volta che sentiamo ‘Doppio misto’ o che lo guardiamo (alle Olimpiadi ne abbiamo seguiti tanti, in particolare Errani-Vavassori contro Andreeva-Medvedev) pensiamo all’omonimo e storico film. Senza ombra di dubbio il peggiore mai girato dalla coppia Gigi-Andrea, nonostante l’epoca meravigliosa (il 1985), il regista (Sergio Martino) ed il cast che […]

  • preview

    1984, un’estate da Fotoromanza

    “Questo amore è una camera a gas, è un palazzo che brucia in città. Questo amore è una lama sottile, è una scena al rallentatore”. Con questi versi Gianna Nannini centra il ritornello da 10 e lode. Il brano, Fotoromanza, è quello con cui vince il Festivalbar del 1984, entrando finalmente di diritto nel mainstream […]

  • preview

    La presentazione di Maradona

    Per tutti gli sport siamo abituati quasi quotidianamente a presentazioni enfatiche dei nuovi acquisti, con video ’emozionali’ (lo schiavo dell’agenzia lascia per un attimo le fotocopie e cerca su Google, trovando quasi sempre Sirius e Nessun dorma) e domande concordate con l’ufficio stampa. Il 5 luglio del 1984, 40 anni fa che ci sembrano ieri, […]

  • preview

    Giordano alla Juventus

    Abbiamo sempre avuto una sorta di venerazione per Bruno Giordano, che in questi giorni stiamo apprezzando anche come opinionista RAI per Euro 2024, uno dei pochi che vada giù duro anche perché a 68 anni le speranze di rientrare nel giro sono poche. Ed il pretesto per parlare di lui arriva da una trattativa celebre, […]

  • preview

    Italiani al Tour de France

    Il Tour de France parte oggi da Firenze, con Pogacar grande favorito e l’incognita sulle condizioni di Vingegaard, e con un numero di italiani in gara, 8, in linea con i tempi recenti ma che ricorda anche moltissimo il ciclismo degli anni Ottanta. Poi le ragioni sono diverse: oggi la scarsa partecipazione italiana è figlia […]

  • preview

    La fine di Gianni Ocleppo

    Scorrendo vecchi risultati, perché stiamo fra le mille cose scrivendo una storia statistica (in chiave scommesse, non di storytelling) del tennis open, la nostra tendenza ad essere dispersivi è stata intercettata da Ocleppo-Arias del 27 giugno 1984, esattamente 40 anni fa. Dici Gianni Ocleppo e ti si apre un mondo, anche se gli appassionati di […]

  • preview

    L’ultima vittoria di Liedholm

    C’era una volta la Coppa Italia che si concludeva ad estate già iniziata, figlia anche della Serie A a 16 squadre che iniziava a settembre e di ritmi più umani (asterisco per i più giovani: tutte cazzate nostalgiche, l’unica grande verità è che noi avevamo 17 anni). Il 26 giugno del 1984, esattamente 40 anni […]

  • preview

    Arrestato Altobelli

    Arrestato Altobelli! Un grande classico dei giornali del pomeriggio era quello di sparare titoli con cognomi famosi, giocando sull’equivoco. Proprio come si fa sul web in omaggio all’algoritmo di Google. Sulla Notte, che nostro padre comprava sempre, le vette furono toccate con un ‘Bettega è morto’, notizia purtroppo fondata ma che riguardava il pilota Attilio, […]

  • preview

    Alfa Romeo Arna la più brutta

    Esistono nella storia auto più brutte dell’Alfa Romeo Arna? Be’, sì. Potremmo elencarne un centinaio senza nemmeno aprire Google. Però l’Arna è rimasta nell’immaginario collettivo come uno dei più colossali flop, in rapporto alle ambizioni. Ne parliamo oggi perché nel giugno del 1984, 40 anni fa che ci sembrano ieri, una campagna pubblicitaria martellante la […]

  • preview

    Elkjær al Verona

    Una data fondamentale del calcio anni Ottanta è quella del 19 giugno 1984, 40 anni fa che sembrano ieri. Quando il Verona acquistò Preben Elkjær-Larsen, per tutti noi Elkjaer, dal Lokeren. Un colpo da un miliardo di lire, per il solo cartellino, arrivato pochi giorni dopo il dispiacere per avere perso Iorio alle buste con […]