Calcio

Marchisio sindaco di Torino

Stefano Olivari 04/03/2021

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Claudio Marchisio sindaco di Torino. O meglio: il PD vorrebbe l’ex centrocampista della Juventus e della Nazionale come candidato sindaco alle elezioni comunali del prossimo ottobre. Lo abbiamo letto sulla Stampa e la notizia, nel giorno in cui il Festival di Sanremo è dedicato alle cover, merita una nostra cover: di base un ex campione dello sport non è più ignorante di chi arriva alla politica da altre professioni o, come è accaduto soprattutto agli ultimi giri, dalla disoccupazione. Inoltre la sua popolarità, necessaria per essere votato da qualcuno, deriva dal successo. Che fino a prova contraria è meglio dell’insuccesso. Insomma, meglio Marchisio di un ex portaborse o di un politico fallito a livello nazionale che pensa di stravincere al paesello.

Di Marchisio possibile candidato sindaco di Torino si parla quindi nei giorni in cui Ibrahimovic e LeBron James sono stati raccontati come archetipi del campione che pensa solo a giocare e di quello impegnato per migliorare la società. Descrizioni in parte infondate, ma non è questo il punto. Il caso Marchisio è interessante perché in Italia gli sportivi in politica ci sono sempre stati, ma mai con cariche di primo piano come sarebbe quella di sindaco di una grande città, nell’Italia  di oggi un ruolo più importante di quello di qualunque ministro tranne quattro o cinque. Certo candidato non significa essere eletto, ma da quando c’è l’elezione diretta del sindaco a Torino tre volte su quattro ha vinto il centro-sinistra (Castellani, Chiamparino, Fassino) e la quarta quella parte di 5 Stelle (Appendino) che guarda a sinistra.

Di tutta la vicenda Marchisio sindaco, in attesa che lui scenda in campo (e non è scontato), troviamo interessanti soprattutto due cose. La prima è che Marchisio da anni, soprattutto attraverso i social network e soprattutto da quando non gioca più nella Juventus, dice cose più di sinistra di quelle del 90% degli esponenti del PD, a partire da quello Zingaretti al quale viene attribuita l’idea Marchisio. Qualche tempo fa quasi giustificò, in senso ‘sociale’, i ladri che gli erano entrati in casa puntando una pistola contro lui e sua moglie… La seconda è che Marchisio è fortemente connotato come juventino, fra l’altro uno dei pochissimi torinesi dell’ultimo mezzo secolo: non sapendo in questo momento se l’alleanza PD-5 Stelle diventerà strutturale alle amministrative, Marchisio potrebbe ispirare antipatia sia a chi comunque voterebbe centro-destra sia a chi è tifoso del Torino e vede in questa mossa l’ennesima certificazione di sudditanza della città rispetto agli Agnelli.

Gli analisti politici di Indiscreto hanno quindi formulato la seguente domanda: saranno di più gli juventini di destra conquistati da Marchisio o i torinisti di sinistra che non vorrebbero mai uno juventino? Noi non abbiamo una risposta, ma i tifosi del Torino a Torino città sono sempre di meno, inoltre immaginiamo che il PD abbia fatto qualche sondaggio.

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