Basket
L’ora di Trapani
Oscar Eleni 05/05/2025

Oscar Eleni appena liberato dai messicani del Chiapas che volevano invitarlo alla festa fra coccodrilli e avvoltoi, preso in ostaggio dagli squali di una baia australiana. Incubi e risvegli. Meglio fingere di stare bene anche in posti tremendi piuttosto che accettare il quotidiano. Si spara anche troppo, si accoltella tutto quello che non piace, si finge di credere davvero agli incantatori dei serpenti che ormai governano e predicano senza trovare opposizione e se qualcuno si ribella lo ammanettano per mandarlo magari ad Alcatraz adesso che vogliono riaprire l’isolotto come ha detto il presidente degli Stati Uniti (?) che intanto scherza sul Conclave vestendosi da Papa. Bombe e droni, veleni a colazione come per i corridori che si sono intossicati bevendo acqua malata, la stessa che ha inebriato gli accoltellatori di Bergamo, il ragazzino che ha preso a pugni l’arbitro, la bevanda preferita di chi ha scoperto che esiste davvero odio fra Ucraina e Russia, dai finti tonti che predicano pace e poi allargano i confini della guerra e fanno tiro a segno sugli affamati .
Con questi cattivi pensieri ammetterete che non è facile andare a cercare felicità nello sport, un po’ come chiedere pace alla Ferrari, anche se per fortuna i record della Battocletti sulle strade di Tokiy, i colpi fantastici della coppia mista MOSANER-COSTANTINI per darci il titolo mondiale del curling, terra di conquista inaspettata, battendo gli scozzesi, lasciando a bocca aperta chi pensava che fossimo bravi soltanto con le bocce, soprattutto in giornate dove se le tirano dietro i candidati alla presidenza del CONI con la stessa classe dei cardinali pronti ad aprire il Conclave già avvelenato e non soltanto per il conto presentato al monsignore che, svuotando il minibar nella casa albergo che lo ospitava pensava che tutto fosse gratuito, in grazia del suo strano Dio.
Felici per la famiglia Inzaghi che con la promozione di Pippo e del Pisa adesso prega per Simone nella speranza che con l’Inter non perda proprio tutto se davvero, dopo supercoppa, coppa Italia e forse scudetto, dovesse mancare la finale nella coppa europea più prestigiosa portando via il giocattolo ai ragazzi fantastici e terribili del Barcellona che già ha inguaiato Ancelotti, maledetto da nemici rlo vorrebbero spingere sulla tempestosa panchina del Brasile adesso che in casa Real Madrid stanno piangendo per il calcio, ma pure per il basket.
Confusione che continua cercando Godot, cioè lo scudetto, nel calcio e nel basket italiano dove si preparano feste lontano dalle grandi cattedrali nordiste, dove al momento festeggiano soltanto gli amanti della pallavolo con Conegliano e forse con Trento, e sì. Il Napoli del Conte mefistofelico potrebbe anche farcela a beffare l’Inter proprio in volata, mentre nel basket la Milano dei tre scudetti di fila si sta mettendo nei guai e la Virtus Bologna scopre di avere in Sicilia, a Trapani, in casa di una neopromossa, la rivale che forse potrebbe darle fastidio fino alla fine. Al momento cammina sottobraccio alla squadra di Repesa nel conclave che, ancora una volta, potrebbe incoronare maestri della scuola slava se IVANOVIC porterà a termine il lavoro di risanamento di una squadra che non era stata costruita tanto bene, come Milano del resto.
Inchinandosi al maestro POPOVICH che si ritira dopo anni meravigliosi con SAN ANTONIO e la nazionale statunitense, agente speciale che ha dato l’anello NBA a BELINELLI, esploratore curioso del nostro mondo, delle nostre tavole, sapendo apprezzare anche il buon vino, andiamo verso la stalla del capitano Tornese ringraziandolo ancora se i suoi figli vincono ad Agnano, trottando felici anche nel giorni del lutto ricordando GIORDANO il padrone del mito.
Prendendo fiato, ringraziando PETERSON per aver ricordato i tanti campioni dello sport statunitense con origini italiane, un esercito vincente come quello che si potrebbe fare mettendo insieme i campioni dello sport sudamericano con origini dalle nostre parti, Nord o Sud non ha importanza.
Eccoci alle pagelle del basket che sta per entrare nel regno dei playoff che stranamente il grande calcio italiano (grande?), ma allora cosa dire degli inglesi o degli spagnoli, dei francesi e dei tedeschi, non vuole aggiungere dando un senso alle lenzuolate che ancora oggi stordiscono chi ha già perso tutto.
Basket che cerca di capire perché gli under 19 di MILANO che hanno rivinto il titolo e il trofeo PRIMO possono sognare un futuro magari nei college americani, ma non nel nostro campionato, la stessa cosa che capiterà agli altri finalisti di TRENTO e ai molti talenti applauditi nel torneo romano. Pallacanestro felice che il suo presidente PETRUCCI sia il saggio consigliere per cercare un uomo giusto al posto del MALAGÒ, anche se sarebbe bene che fosse proprio lui a dirci cosa fare di questi giovanotti, dei 2 metri e 22 del SUIGO armaniano che ha già in tasca il biglietto per andarsene negli Stati Uniti. Pagelle allora.
10 A BASILE e BELINELLI che nella loro conversazione televisiva ci hanno divertito, aprendo anche i cancelli per far entrare nella testa di chi governa cosa si deve fare per migliorare davvero. Stando sul campo e non a tavolino.
9 Al REPESA che ama farsi incoronare in tutti i posti dove ha potuto lavorare, come alla FORTITUDO, Belinelli lo benedice ancora oggi, a MILANO e, adesso nella TRAPANI capolista, una società che già oggi meriterebbe un premio perché da neopromossa è arrivata nello stesso giardino di chi non la considerava.
8 Al GALBIATI che signorilmente ha fatto sapere di aver dato tutto a TRENTO e di essere pronto ad altri viaggi. Dicono GRAN CANARIA o magari assistente nella NBA. Intanto i suoi cannoni sparano ancora bene e dopo la Coppa Italia vorrebbe dare pure bei colpi di frusta nei play off.
7 Al POETA che non intende fermarsi e sta portando questa BRESCIA ben oltre i sogni e per questo ringrazia il suo veterano DELLA VALLE, ma anche BILAN e IVANOVIC.
6 A TREVISO e NAPOLI che hanno trovato la giornata per chiudere alla grande il viaggio verso il porto della salvezza. Bravo VITUCCI, bravissimo VALLI.
5 A BULLERI se dovesse deprimersi adesso che dopo la giusta riconferma la sua SASSARI sembra aver perduto la rabbia dei giorni in cui poteva pensare veramente ai playoff.
4 Al DONCIC che con i LAKERS si è fermato sulla prima spiaggia delle finali NBA insieme all’ acciaccato LEBRON. Peccato.
3 Alla REYER che nella stessa giornata si è vista battere nel derby veneto da TREVISO e nella seconda finale scudetto femminile da SCHIO. Giorni bui e non basterà il matrimonio del magnate americano in laguna a far tornare sulla terra chi già sognava altri sbarchi sulla luna del grande basket.
2 Alle GRANDI DI SPAGNA, più REAL che BARCA; pronte a tradire l’EUROLEGA per lasciare ai falchi della NBA un facile matrimonio con la FIBA rosicona,
1 Alla PISTOIA rimasta senza niente dopo una stagione balorda. Andare in A2 non è l’inferno se hai un programma.
0 Al mondo BASKET che anche nelle giornate dove giustamente tutti giocano alla stessa ora non riesce a mettere in piedi una trasmissione dove, ad esempio, un BAGATTA, potrebbe fare grandi cose, un basket minuto per minuto che ancora ci manca.