Calcio

Maradona alla Juventus, fra Cabrini e Tardelli

Indiscreto 30/11/2020

article-post

Diego Maradona alla Juventus avrebbe allungato la vita di Diego Maradona oltre i 60 anni? Oppure la sua classe poteva esprimersi al massimo soltanto in squadre di livello medio come il Napoli e l’Argentina? Sono domande affascinanti e fra un linciaggio Twitter e l’altro se le sono poste Cabrini e Tardelli, che qualche partita contro Maradona l’hanno giocata e nemmeno male. Cabrini all’interno di un discorso più articolato ha in sostanza detto che se Maradona avesse giocato nella Juventus l’ambiente lo avrebbe protetto e anche il suo dopocalcio sarebbe stato diverso. Tardelli, riferendosi più al calciatore che all’uomo, ha invece sostenuto che Maradona in un contesto diverso da Napoli non sarebbe stato Maradona.

Detto che Maradona alla Juventus fu davvero abbastanza vicino, alla riapertura delle frontiere nel 1980, prima che i militari lo tenessero in patria fino al Mondiale 1982, le due visioni sono entrambe interessanti e oltretutto nemmeno in contraddizione, ma quella secondo noi più acuta è quella di Tardelli. A Torino e oltretutto alla Juventus non puoi essere più importante del tuo club, non lo sono stati nemmeno Sivori e Platini, tantomeno puoi essere capo di un popolo che non esiste, o per lo meno non è geograficamente caratterizzato. Dopo lo storytelling e la santificazione siamo quindi allo stadio della storia controfattuale.

Se Maradona fosse arrivato alla Juventus nel 1980 avrebbe vinto un paio di scudetti e certamente nel 1982 non sarebbe stato preso Platini, salutando l’argentino come un Brady qualunque. Ma avrebbe avuto poi l’intelligenza per accettare di essere un campione in una squadra di freschi campioni del mondo? Gente in ogni caso con una storia calcistica diversa da quella di Bruscolotti e Caffarelli. Nostra risposta: no. E se invece fosse arrivato nel 1984? Teoricamente possibile, cedendo uno fra Boniek e Platini (a proposito, è appena uscito Michel et Zibi – Gli amici geniali, il nuovo libro di Enzo D’Orsi per Edizioni in Contropiede). Lì poteva essere davvero un buon momento: la squadra stava invecchiando ed infatti l’anno dopo sarebbe stata parzialmente rinnovata con Laudrup e altri. Questo per quanto riguarda il calcio. Per quanto invece riguarda coca e mignotte, non mancavano e non mancano a Torino come a Napoli. Di sicuro con un Maradona juventino nessuno ne avrebbe scritto, l’omertà di allora si saldava con l’assenza del web, ma chi ha una certa età sa benissimo che il tiro a Maradona e alla sua vita privata iniziò quando il Napoli lo aveva già scaricato.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il tifo di Caressa e Bergomi

    Come tutti i vecchi amiamo le cover, il già visto e già sentito, quindi cosa c’è di meglio di una discussione sulle telecronache tifose? Lo spunto arriva chiaramente da Fabio Caressa e Beppe Bergomi, per il modo in cui hanno raccontato Inter-Barcellona 4-3 di ieri e che loro, a mente fredda, hanno spiegato con l’entusiasmo […]

  • preview

    La mancia di Cassano

    Quanto lasciare di mancia ai camerieri del ristorante? Una discussione eterna, con una moderata classe media e agli estremi i gretti provinciali che non lascerebbero 10 centesimi e i cazzuti uomini di mondo del genere ‘A New York si fa così’. L’irresistibile racconto fatto nei giorni scorsi da Antonio Cassano parte proprio da New York […]

  • preview

    Il Muro del Calcio 2024-25

    Lo spazio per i vostri e nostri interventi sullo sport più amato dagli italiani, quello dove tutti possono avere il loro quarto d’ora di competenza. O meglio, quasi tutti…