L’inganno della Roma in diretta

1 Marzo 2011 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
L’offerta di eventi da giocare mentre sono in corso di svolgimento è aumentata in maniera enorme, illudendo tutti noi che pensiamo di leggere una partita meglio di Mourinho. Peccato che il gioco ‘live’ sia secondo la statistica dei bookmaker il meno proficuo per gli scommettitori, con pay-out (percentuale delle puntate che torna nelle loro tasche) che dal 75% medio scende in certi casi anche di dieci punti percentuali.
Guardando con il computer a fianco Roma-Parma di domenica scorsa ce ne siamo resi conto una volta di più. Al fischio di inizio la quota della vittoria giallorossa era 1,48 (67,5% di probabilità assegnata, quindi), al 27’ del secondo tempo con i giallorossi in vantaggio per 2 a 0 dopo il rigore di Totti e il gol di Juan abbiamo visto banchi che la offrivano a 1,02 (98%!). Poco importa che Amauri si sia svegliato un minuto dopo e la partita sia finita due a due, fare i professori del giorno dopo è facile. Quello che conta è che quell’1,02 non rispecchiasse le reali possibilità della Roma di vincere, così come l’1,18 dopo il primo dei gol del Parma: con 17 minuti più recupero da giocare la Roma della situazione salverebbe i tre punti meno di 84 (100 diviso 1,18) volte su 100. Il trucco, se così si può definire, è che nel gioco live la massa tende a seguire più le tendenze e l’emotività, generando quello che gli inglesi chiamano over-reaction, rispetto a quanto non faccia scommettendo prima degli eventi. E l’offerta ne tiene conto, sapendo di trovare una domanda disposta ad ‘accontentarsi’ pur di salire sul presunto treno giusto.

stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale)

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