La disponibilità della Primavera

10 Luglio 2009 di Stefano Olivari

Parte oggi l’asta per i diritti tivù della serie A post 2010, con le ‘grandi’ novità che tutti abbiamo letto. Al di là del discorso 20 e 45, utile a tirare in lungo la prima serata ed i relativi spot (Sky Italia è fra le pay-tv che più dipendono dalla pubblicità nel mondo: il superspot con le squadre pronte al calcio d’inizio fa venire voglia di tirare il telecomando addosso a Murdoch), la novità che fa titolo sarà quella delle telecamere negli spogliatoi e nelle interviste prima della partita ed a metà tempo. Bene per le immagini, che daranno ancora di più la sensazione di essere ‘dentro’, e curiosità per interviste che avranno mille paletti oltre ad essere strutturalmente insulse: cosa può dire di intelligente un allenatore all’intervallo? Va anche detto che al di là dei soldi la resistenza per così dire culturale dei protagonisti non va sottovalutata. Da un anno proprio Sky segue questa strada (spogliatoi, eccetera) per il campionato Primavera incontrando spesso risposte scocciate, proteste (”I ragazzi devono stare tranquilli”) di pseudodirigenti sudaticci, ed in generale un atteggiamento arrogante: notare che stiamo parlando di allenatori per lo più sconosciuti, a cui non chiederebbe un’intervista nemmeno Tele-condominio, e di giocatori che nel 90% dei casi non arriveranno alla serie A.

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