Incatenati alla distribuzione

16 Luglio 2009 di Stefano Olivari

Abbiamo ricevuto proprio pochi minuti fa la pubblicità del sito della Rizzoli per la vendita diretta con il 25% di sconto di vari libri, fra cui l’interessante ma furbetto (come il protagonista) ‘Preferisco la Coppa’, scritto da Alessandro Alciato per conto di Carlo Ancelotti. Non abbiamo ovviamente affari in corso con la Rizzoli, l’unico libro che ci interessa vendere è il nostro (http://www.laltramilano.com/ se morite dalla voglia di sapere di cosa si tratta), però ricompreremo il libro ancelottiano per un regalo. Ma quello che ci interessa sottolineare è lo sconto, che è notevole ma che per l’editore è sempre un vantaggio. Per due motivi, noti a molti ma non a chi crede che gli esseri umani siano buoni: 1) Prende i soldi subito e da un privato sicuramente solvibile, in un mondo di farabutti che pagano a 90 giorni (da intendersi 115, l’ultimo trucchetto è questo) fine mese data fattura non è una cosa da poco; 2) Lascia al suo destino l’ottocentesco circuito librario, che si mangia oltre il 60% del prezzo di copertina (30% al distributore e 30% alla libreria, grosso modo). Viva la vendita diretta, come ci ha insegnato quel noto giornalista televisivo che vendeva personalmente i suoi libri (o qualcosa di simile) vicino alle casse del Carrefour insieme all’editore-truffatore.

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