Pallavolo

Il calendario contro De Giorgi

Alberto Rapuzzi 10/10/2023

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La calda estate 2023, proseguita in autunno, non ha regalato un cielo azzurro alle Nazionali di pallavolo, maschile e femminile, che invece hanno dovuto convivere con molte nubi e qualche temporale, non riuscendo a raggiungere i propri obiettivi anche se è chiaro che la squadra maschile ha poco da rimproverarsi. Certo non può più avere i vantaggi psicologici degli outsider, importanti nelle vittorie all’Europeo 2021 e in parte anche al Mondiale dell’anno scorso. I ragazzi hanno terminato domenica questa folle ed estenuante stagione delle nazionali (per loro 31 partite…) sconfitti dal Brasile nel preolimpico, terza delusione nelle ultime quattro partite (le altre con Germania e Cuba), perdendo quindi la possibilità di staccare direttamente il biglietto per Parigi.

L’aria però non è pesante, nonostante alcuni discorsi tecnici (su tutti l’efficienza offensiva crollata nel preolimpico, ma anche il servizio) da fare per Romanò e compagni. Fefè de Giorgi non si discute assolutamente, anche se forse nelle partite più facili poteva ruotare di più i giocatori a disposizione: in Brasile siamo arrivati fisicamente provati, ma l’impegno e l’unione del gruppo non sono mai mancati. L’Europeo intinerante in casa ha attirato l’interesse del pubblico generalista ma logorato molto la squadra, comunque in una occasione simile non si poteva certo andare al risparmio e in ogni modo un importante argento è arrivato, sconfitti solamente da una Polonia che sarebbe stata da medaglia d’oro anche con il secondo sestetto.

Si sono messi in evidenza giovani di valore come Rinaldi, Mosca, Sanguinetti, che sicuramente potranno essere in futuro protagonisti, e certamente si può essere fiduciosi, non dimenticando però le parole di Velasco che nel maschile da sempre evidenzia il problema del reclutamento, nascosto da un’attività di vertice che fa quasi sempre risultato. A Parigi ci andremo, il ranking ci favorisce nettamente, va mantenuto nella prossima VNL che va in ogni caso giocata bene per poter essere alle Olimpiadi con una posizione in griglia favorevole, evitando iniziali incroci pericolosi.

Quindi il problema principale sarà portare la squadra in condizioni fisiche ottimali quando conta, gestendo bene le risorse. Quello che poi serve nei tornei, su tutti quello olimpico. De Giorgi ha già chiesto alla Federazione e alla Lega di sedersi ad un tavolo per gestire le date, in modo tale che i nostri campioni del mondo possano rifiatare quanto necessario, reduci dalle coppe e da un campionato impegnativo come quello italiano. Ma gli incastri del calendario sono un problema secondario rispetto all’enorme numero di partite che giocano sempre gli stessi, con formule figlie della geopolitica, per accontentare questo e quello.

Quanto alle ragazze, abbiamo dato nelle scorse settimane ampio spazio ai disastri di Mazzanti, alle polemiche, a tutto quanto di negativo si è visto e che non si può ridurre al caso Egonu. Di certo, anche se non è ancora ufficiale, ci sarà il cambio dello staff tecnico, con l’annuncio questa settimana, mentre servirà tempo per capire chi arriverà. Il profilo utile sarebbe quello di un coach di peso, credibile e di personalità, in grado di tirare una riga e scegliere il meglio che offre il movimento, per poi ricucire gli strappi dello spogliatoio ricreando un gruppo che capisca l’utilità di un unirsi nell’interesse di tutti. In altre parole uno indiscutibile e non un emergente, per quanto bravo. Nonostante tutto, anche le ragazze quasi certamente te saranno a Parigi per ranking.

Molti hanno fatto il nome di Julio Velasco come principale papabile, di certo porterebbe una ventata necessaria di entusiasmo e competenza oltre alla sua gloriosa storia che tutti conoscono. Attualmente è impegnato con la UYBA di Busto Arsizio, una squadra da brividi che gli farà venire molti mal di testa in campionato: certo con le azzurre potrebbe puntare ai massimi traguardi. cosa impossibile con il club. Vedremo, sta alla Federazione finalmente fare la sua parte,con trasparenza ed efficacia, affinché le nostre due Nazionali siano messe nelle condizioni migliori per un evento così importante, da non sbagliare.

Nel frattempo un calendario che non permette di tirare il fiato ha fatto iniziare nel weekend il nostro campionato femminile, con buone aspettative dal punto di vista tecnico e diverse giocatrici giovani che potrebbero emergere. Le favorite al successo finale restano le solite tre, Conegliano, Milano e Scandicci: troppo ampio il divario di budget con le altre. Speriamo i palazzetti di riempiano, cosa non frequente, e i club abbiano la capacità di recuperare risorse finanziarie che diano stabilità a un sistema ancora fragile, al tempo stesso vittima e beneficiario delle enorme visibilità che danno le nazionali.

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