Calcio

Il calcio più Bellos

Jvan Sica 18/03/2010

article-post

di Jvan Sica
Si può parlare di un paese, di una cultura e di un popolo inquadrandoli da dove si vuole e l’antropologia contemporanea per fortuna ci ha indicato la strada della cultura espansa, riscontrabile in ogni fenomeno che riguarda l’uomo. Ovviamente lo sport fa parte della lunga lista e il calcio è per tanti antropologi, studiosi delle culture e sociologi un campo di studi in cui è possibile andare in profondità. Questo è il substrato teorico di “Futebol” di Alex Bellos: un’analisi sul Brasile, terra del calcio per antonomasia e luogo di elezione per una miriade di campioni lanciati sul mercato a getto continuo.

I risvolti dell’argomento sono innumerevoli e Bellos ne sottolinea di particolari e lontani dalle concezioni assodate. Va oltre le determinazioni date per scontato e tirate in ballo a prescindere, del tipo: il miscuglio di razze dà tipi umani forti, elastici, coordinati e per questo perfetti per il calcio, oppure il calcio è lo sport dei poveri per antonomasia e nelle favelas ci sguazzano. Bellos ci porta verso anfratti nascosti e spesso strambi del calcio in Brasile, che è religione ma anche perdizione, istinto primordiale ma anche mezzo di sostentamento, fisima da imbecilli e splendido pensiero. Il calcio brasiliano è quel collante sociale che nemmeno la Chiesa ha saputo creare. Bianchi, meticci, negri e indios pensano e giocano calcio per tutto il giorno, e chi non riesce a sfondare in patria, abbandona a casa lo stereotipo della saudade e va per il mondo, fino alle Isole Far Oer o in Vietnam. Detta così, il calcio potrebbe sembrare una nuova religione laica, il cui rispetto delle regole di base porta ad una società migliore. Ma il calcio è dal 1900 e poco più un business, per cui squali della notorietà e perfidi sacerdoti di questa religione creano i loro piccoli potentati, da giocarsi su altri tavoli e per tanti altri scopi. Anche di queste dinamiche ci parla Bellos, facendo diventare il libro un saggio d’inchiesta molto attento ad ogni particolare, che accusa un intero sistema, capace di prendere le logiche del dominio colonialiste e adattarle perfettamente ad un gioco fatto con la palla.
Jvan Sica 
Letteratura Sportiva

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il Muro del Calcio 2024-25

    Lo spazio per i vostri e nostri interventi sullo sport più amato dagli italiani, quello dove tutti possono avere il loro quarto d’ora di competenza. O meglio, quasi tutti…

  • preview

    Il tifo di Caressa e Bergomi

    Come tutti i vecchi amiamo le cover, il già visto e già sentito, quindi cosa c’è di meglio di una discussione sulle telecronache tifose? Lo spunto arriva chiaramente da Fabio Caressa e Beppe Bergomi, per il modo in cui hanno raccontato Inter-Barcellona 4-3 di ieri e che loro, a mente fredda, hanno spiegato con l’entusiasmo […]

  • preview

    La mancia di Cassano

    Quanto lasciare di mancia ai camerieri del ristorante? Una discussione eterna, con una moderata classe media e agli estremi i gretti provinciali che non lascerebbero 10 centesimi e i cazzuti uomini di mondo del genere ‘A New York si fa così’. L’irresistibile racconto fatto nei giorni scorsi da Antonio Cassano parte proprio da New York […]