I diritti sugli armadietti

10 Luglio 2009 di Stefano Olivari

Non bastano le 20 e 45 per autodefinirsi Champions League, forse occorrerebbero anche più di due squadre in grado di ambire alla vittoria finale. Però Lega e Infront (la filiale italiana altro non è che l’ex Media Partners, da qualcuno chiamata ‘Mediaset Partners’) vanno dritte per la loro strada verso il mondo dei salotti pieni e degli stadi vuoti o piccoli. Sia come sia, dal biennio 2010-2012 dalla vendita centralizzata ci si aspetta un introito complessivo di 1,822 miliardi di euro: 895,8 milioni per la stagione 2010-11, 927 milioni per quella dopo. I pacchetti ‘italiani’ sono sei, mentre dei diritti per l’estero si parlerà più avanti: del Real Madrid frega poco a tutti, mentre c’è già un’asta interplanetaria per il campionato più bello (variante giornalistica: ‘Se non il più bello, senz’altro il più difficile’) del mondo. Respirazione artificiale per la serie B, visto lo sconto di 3 milioni sui pacchetti della A per chi presenta un’offerta (anche finta?) per la B. Già stradetto della partita delle 12 e 30 della domenica, che non dovrà essere una schifezza visto che sarà la chiave per sfondare in Asia. Comiche le modalità delle riprese negli spogliatoi: i detentori dei diritti (pacchetto Platinum Live), potranno piazzare le telecamere negli spogliatoi, ma solo prima dell’arrivo delle squadre…Che belle, le interviste agli armadietti. Oppure con i giocatori già cambiati, ma senza il giornalista (ed in ogni caso solo per un minuto, in differita!): nemmeno un giornalista asservito. A parte la partita di mezzogiorno utile ad evitare pranzi di famiglia, poca roba nuova. E con in campo un livello medio più basso rispetto al recente passato.

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