Gattuso corretto con Ancelotti

1 Febbraio 2021 di Indiscreto

Rino Gattuso vuole farsi cacciare dal Napoli? Avevamo posto questa domanda retorica nella puntata di venerdì di questa seguitissima rubrica calcistica, e dopo la non brillante vittoria contro il Parma è arrivata la risposta dell’allenatore, che fra le righe (e nemmeno tanto fra le righe) del suo sfogo è un sì. Che De Laurentiis riprenda pure il suo Benitez, adesso o a giugno quando scadrà il contratto di Gattuso, rimasto deluso non solo dal comportamento del presidente, ma anche dei diversi allenatori che per lo meno avrebbero ascoltato le sue proposte, da Spalletti ad Allegri e magari anche Sarri. Va bene che Gattuso gode di buona stampa, tranne che a Napoli, ma ci sembra la stessa situazione di quando De Laurentiis, già d’accordo con Gattuso, mise a cucinare Ancelotti per mesi. Oggi sei incudine, domani martello.

Lo strepitoso campionato di Luis Suarez  con la maglia dell’Atletico Madrid, anche ieri con il Cadice due gol per una squadra che questa Liga può solo buttarla via visti i problemi di Real Madrid e Barcellona, permette di dire che con lui al posto di un attaccante medio come Morata la Juventus avrebbe già in tasca il suo decimo scudetto consecutivo nonostante l’apprendistato del maestro, sulla fiducia come il Nobel di Obama, Pirlo. Non è senno di poi, perché anche con quello di prima Paratici lo sapeva. Il clamoroso errore nella valutazione del suo status di comunitario, base per le porcate poi fatte a Perugia dove tutti sono risultati colpevoli tranne curiosamente i beneficiari delle porcate stesse (a proposito: Cantone non ha ancora trasmesso gli atti alla FIGC ma di sicuro lo farà), rischia di essere la differenza fra una stagione trionfale, visto che in Champions vediamo quasi solo morti, ed una soltanto buona.

Perché un fondo di investimento o una grande azienda statunitensi dovrebbero comprare lo Spezia? Ci facciamo peraltro la stessa domanda anche a proposito di Inter e Milan, ma nel caso della società finora controllata da Gabriele Volpi la risposta ha una sua logica. Lo Spezia costerebbe non più di una ventina di milioni di euro, e per gente di una certa cilindrata può essere una scommessa onesta per partecipare ad una eventuale futura esplosione della Serie A, sulla spinta appunto dei fondi entrati in Lega, della media company e via cialtroneggiando. Un po’ come mettere una piccola parte del proprio patrimonio sui Bitcoin: può andare benissimo o malissimo, ma sono comunque spiccioli.

Il Covid ha fatto perdere al calcio di Serie A il 15% degli introiti, quelli relativi allo stadio, non di più visto che tutti gli altri contratti fino al giugno 2021 erano stati firmati nel ‘vecchio’ mondo, quindi è inaccettabile che gli stipendi di campioni, bidoni e semplici dipendenti vengano pagati in ritardo. Lotito ha addirittura pagato in anticipo febbraio e marzo, con un colpo di teatro dei suoi… Bene ha fatto Gravina a ricordare che l’80% dei club è in regola e che al massimo le ultime tre mensilità 2020 potranno essere pagate in maggio, ma solo con un accordo (qualcosa di simile sta accadendo all’Inter) e non con decisione unilaterale dei club. Nei prossimi anni i piagnistei saranno magari giustificati, ma per adesso proprio no. Certo siamo circondati soltanto da grandi manager, la colpa è dell’allenatore.

Share this article