Duecento milioni buttati via

27 Novembre 2008 di Franco Rossi

Cari nemici e amici, l’altro giorno Mourinho ha dato un altro esempio di profonda ignoranza calcistica quando ha detto che il rombo è successivo al 4-3-3 (Sebes e Bernardini si rivolteranno nella tomba) e mercoledì sera ha completato l’opera confermando di non essere adatto (né lui né l’Inter) alla Champions. Non è necessario che un allenatore abbia cultura calcistica, ma è obbligatorio che conosca almeno la propria squadra. Un conto è giocare in campionato (Grygera e Molinaro non valgono Maicon e Maxwell) e un conto è giocare in Europa dove la qualità a centrocampo e il pensare in grande sono fondamentali. Ma se ha la fissazione dei portoghesi (Figo è sul carrello dei bolliti da oltre un anno e Quaresma da sempre è più adatto al beach-soccer che al calcio) solo Paolillo, che prima o poi dovrà pur dimostrare le sue qualità di direttore generale, potrebbe far qualcosa. Il sito http://www.interistiorg.org/ , che è gestito da tifosi nerazzurri, ha genialmente commentato la gara di mercoledì :”Nell’1-2-7 finale Mourinho tiene in campo Cordoba. Coniglio difensivista. Torna lo schema a ventaglio cinese col trequartista dietro le punte, corretto in corsa con cinque attaccanti e sei mezzepunte”. Fortuna che il Werder ha fallito una clamorosa occasione da gol contro l’Anorthosis, altrimenti da qui alla partita con il Brema in casa interista ci sarebbe stato un consumo record di pannoloni…Il campionato l’Inter lo vincerà sicuramente, ma Moratti ha speso oltre duecento milioni di euro tra il cambio allenatore e gli acquisti dei vari Quaresma e Mancini. Eppure tutti sapevano l’inadattibilità di Mourinho alla Champions (Abramovich l’ha cacciato per questo) e che la vittoria del Porto di quattro anni fa si riduce a un arbitraggio molto sospetto a Manchester quando fu giudicato irregolare un gol di Scholes che era regolarissimo, un errore così sospetto che l’Uefa era intenzionata a escludere i portoghesi dalle coppe europee. Tra Palermo e Juve sembrava che Mourinho avesse trovato la squadra giusta, la formula per vincere contro chiunque: e invece dopo pochi giorni la solita squadra che in Europa non sa altro che balbettare. Con i duecento milioni spesi in estate da Moratti, si potevano comprare giocatori di grande personalità e bravura, ad esempio Hleb che l’Arsenal ha ceduto al Barcellona e Aguero che aveva una clausola di rescissione di cinquanta milioni e che si poteva convincere ad accettare l’Inter offrendogli venti milioni annui, quelli che prende Ibrahimovic…
Franco Rossi
(per gentile concessione dell’autore, fonte: http://www.francorossi.com/)

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