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Dario Argento e Iggy Pop, crowdfunding da paura

Paolo Morati 15/10/2014

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Il primo film di Dario Argento che abbiamo visto è stato Tenebre. Inizio anni Ottanta, in VHS a casa di un compagno delle medie appassionato di gialli e horror, ci sconvolse così tanto che per qualche notte non riuscimmo a dormire, certi di aver scorso nella nostra finestra il volto dell’assassino. Rivisto oggi si conferma un film poderoso – per chi ama il genere – nella sua eccessiva violenza di fotogrammi, rumori e musiche, restituendo il miglior Argento (ossia quello che fa thriller) accompagnato dal consueto uso inquietante della macchina da presa. Con la chicca di un finale devastante e imprevedibile.

L’occasione per parlare di Dario Argento arriva dalla notizia del suo prossimo film, intitolato The Sandman (ispirato al racconto di inizio Ottocento del tedesco Ernst Theodore Willhelm Hoffman) che avrà come attore protagonista nientemeno che Iggy Pop. Un progetto che verrà finanziato – segno dei tempi – anche attraverso il crowdfunding tramite la piattaforma Indiegogo. La campagna partita nei giorni scorsi è mirata a raccogliere in circa un mese 250.000 dollari (mentre scriviamo si è arrivati a circa 27.000) con diversi bonus per chi contribuirà. A seconda della somma versata si potrà finanche impersonare il consueto killer dai guanti neri sul set, un privilegio che notoriamente il regista romano riserva a sé stesso.

Tornando a Dario Argento, essere terrorizzati non è mai stato tra i nostri hobby preferiti (anzi cerchiamo di evitarlo, visto che la vita reale a volte è già sufficientemente difficile di suo per dover aumentare le ragioni di spavento) e negli anni non abbiamo quindi frequentato molto attivamente la sua cinematografia, pur avendo sbirciato comunque qualcosa, coprendoci rigorosamente occhi e orecchie nelle scene più violente. Ad ogni modo alcuni suoi film li conosciamo bene, dalla trilogia degli animali (L’uccello dalle piume di cristallo, Il gatto a nove code, Quattro mosche di velluto grigio) a quello che è considerato il suo capolavoro, il notissimo anche all’estero Profondo Rosso (Deep Red) che – concorrenti le musiche dei Goblin – ancora oggi è in grado di scatenare l’ansia da squillo del telefono nel silenzio più assoluto. In un’epoca dove gli effetti speciali erano reali.

Relativamente al nuovo film, la curiosità ora è quella di capire se verrà raggiunto l’obiettivo finanziario prefissato dal crowdfunding e se The Sandman – una co-produzione tedesca e canadese, le cui riprese cominceranno il prossimo anno in Ontario – manterrà la promessa di essere il “Giallo for a new millenium” e “The coolest horror film of all time”. Noi, per dormire sonni tranquilli, probabilmente eviteremo di guardarlo, ma saremo tuttavia lieti di leggerne le recensioni.

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