Credere in Diouf

21 Luglio 2009 di Alec Cordolcini

di Alec Cordolcini

1. Mame Biram Diouf, chi è costui? Una domanda, anche legittima, che si saranno fatti in molti leggendo l’annuncio del nuovo acquisto del Manchester United. Una cosa è certa: sir Alex Ferguson non è stato colto da un improvviso raptus di follia, ma ha semplicemente prelevato il miglior giocatore della Tippeliga norvegese 2009 dalla squadra più spettacolare, il Molde, vista quest’anno nel suddetto torneo. Due anni fa il mastino camerunense Somen Tchoyi è finito al Red Bull Salisburgo; la scorsa stagione il folletto brasiliano Alanzinho si è trasferito nel Trabzonspor.
2. Quest’anno il migliore di Norvegia ha trovato casa nientemeno che tra i Red Devils, e ci è mancato poco che nel regno di re Harald V venisse proclamato un giorno di festa nazionale, specialmente dopo aver letto un orgoglioso Frode Olsen scrivere sul proprio blog che “quello di Mame Biram Diouf è il trasferimento più importante avvenuto nel nostro campionato da quando lo stesso Ferguson prelevò dallo stesso club, il Molde, Ole Gunnar Solskjær” (ma in mezzo ci potrebbe stare anche Obi Mikel che passa dal Lyn al Chelsea). E’ stato proprio lo stesso Solskjær, attualmente allenatore delle giovanili del Manchester United nonché fido consigliere di Ferguson, a condurre la trattativa con il Molde e con l’agente del giocatore, quel Jim Solbakken che proprio del baby face killer è amico intimo. Un affare per sistemare un amico degli amici? Non proprio, perché Mame Biram Diouf, pagato 50 milioni di corone (circa 5.6 milioni di euro), si è dimostrato giocatore vero e meritevole di una chance ad alto livello.
3. Nato a Dakar, in Senegal, il 16 dicembre 1987, Diouf è sbarcato nella città delle rose, Molde appunto, all’età di 19 anni, partendo dal secondo livello del campionato norvegese, l’Adeccoliga. La consacrazione è arrivata quest’anno come punta centrale in un 4-2-3-1 in cui si sono messi in evidenza anche i connazionali Pape Patè Diouf, esterno offensivo sinistro dalle leve lunghe e dalla progressione notevole, ed El Hadji Makhtar Thiounè, robusto playmaker che compone il vertice più arretrato del rombo d’attacco. Una squadra spettacolare, propositiva, che pressa e verticalizza cercando di sorprendere l’avversario in velocità; il Molde d’Africa è un esperimento decisamente riuscito.
4. Fisico atletico e muscolare, Mame Biram Diouf piace perché non è la solita prima punta ferma al centro dell’area nell’attesa del cross giusto (nonostante il colpo di testa sia uno dei pezzi forti del suo repertorio), ma si muove molto, viene incontro alla palla proponendosi per il triangolo, oppure si allarga all’esterno per favorire gli inserimenti degli esterni, specialmente il quasi omonimo Pape Patè Diouf, con il quale in campo il feeling è eccellente. Per Mame Biram Diouf il picco più alto nell’attuale stagione è rappresentato dalla quaterna rifilata al Brann lo scorso 12 luglio, con i primi tre gol realizzati nello spazio di 9 minuti. Un exploit che lo ha issato in vetta sia alla classifica marcatori (12 reti) che a quella di rendimento. Ma non lascerà i lavori a metà dell’opera, dal momento che rimarrà in prestito al Molde fino alla fine del campionato. Poi l’Old Trafford.
wovenhand@libero.it
(in esclusiva per Indiscreto)
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