Comici involontari

5 Giugno 2009 di Stefano Olivari

La probabilissima vendita, per non dire svendita (paragonata all’offerta di gennaio del Manchester City) di Kakà al Real Madrid ha dato una picconata al mito da bar di Berlusconi che ‘con i suoi soldi può fare quello che vuole’. Anche riprenderseli, bisognerà dirlo all’intelligentone con la Gazzetta spiegazzata che ci impediva di prendere il Calippo. La cessione probabile di Ibrahimovic al Barcellona invece, pur non avendo situazioni familiari ed aziendali ad imporla, è invece colpa dello zingaro avido. Alias, per dirla con il poeta Vecchioni, ‘Bocca di Rosa’ (puttana, traducendo per la gente di Baggio). Gli editoriali apparsi ieri sul Corsera di Teocoli e Severgnini sono in questo senso illuminanti. Il conduttore della Domenica Sportiva, visto di recente a teatro (da urlo il siparietto con Tony Dallara), aveva un tono cupo da editorialista tecnico più che da tifoso del Milan, mentre il vero comico sembrava Severgnini: dopo l’elogio delle bandiere Zanetti, Maldini e Totti (che hanno sempre giocato gratis, come è noto), qualche sogno regalato ai tifosi (Eto’o, che peraltro quanto ad avidità supera Gordon Gekko, Cassano, eccetera) e chiusura con il botto: ”Manca la Champions, ci toccherà vincerla senza di lui”. Insomma, il tipo di articolo che si pensa Moratti gradisca. A proposito, per la disgrazia di Sarroch più nemmeno un pallino, ma forse dei sei o sette quotidiani che ci ostiniamo a sfogliare (e a pagare) ci arriva un’edizione sbagliata: la magistratura avrà fatto il ponte o l’informazione italiana fa schifo?

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