Calcio

Calabria a sinistra e domande per Gattuso

Vincenzo Matrone 01/04/2019

article-post

Questa è una rubrica sul Milan, che per fare i giovani che non siamo chiameremo Milan Analytics. Seguiamo questa squadra dal vivo, a San Siro e in trasferta, da Milan-Lecce del campionato di serie B 1980-81, negli ultimi decenni in veste più o meno giornalistica. L’idea di base, nostra e del Direttore, sarebbe quella di parlare di calcio e di Milan. Un’idea paradossalmente innovativa, visto che il calcio è pratica scomparso da giornali e televisioni a beneficio di tutto ciò che gli sta intorno. Magari ci sbagliamo ed interessa davvero di più il contorno, nel qual caso ci ritireremo sconfitti dalle leggi del mercato. Per farla breve: parleremo di tattica e di Milan, il giorno dopo (questa è un’eccezione, perché non volevamo partire di domenica) le partite, ponendo a Gattuso le nostre domande e soprattutto quelle che ci suggerirete. Non vi garantiamo la sua risposta, pur incrociandolo due o tre volte la settimana, ma vi garantiamo che gli faremo la domanda. E adesso partiamo, senza dilungarci perché ormai Sampdoria-Milan è storia di due giorni fa e la vera prima puntata sarà mercoledì dopo Milan-Udinese. Queste le nostre impressioni dal vivo a Marassi.

A Genova abbiamo avvertito un’aria di nostalgia: tutti i giornalisti locali ci parlavano di Vialli presidente (storia che deve ancora decollare, diciamo), molti di quelli che abitualmente seguono il Milan erano presi dall’addio a San Siro. A proposito di nostalgie, la Samp è schierata con il modulo preferito da Berlusconi, il 4-3-1-2, mentre il Milan si dispone con il solito 4-3-3, con la variante di Biglia play e Bakayoko esterno di centrocampo. Quest’ultimo, in tutto il primo tempo, sembra spaesato, alla ricerca di una posizione che non trova mai. Il peggiore in campo, papera di Donnarumma a parte (si sa che i titoli si fanno sugli episodi, anche se non dovrebbe essere così…), nel primo tempo è stato Rodriguez. Costringendo Gattuso, a inizio secondo tempo, a sostituirlo con Conti, spostando Calabria a sinistra (il piede invertito nei terzini non è mai cosa buona, per gli attaccanti se ne può vince discutere). Infatti il giovane difensore, classe ’96, si trova un po’ disorientato (eufemismo) sulla fascia sinistra. Il Milan si allunga, anziché giocare con le tre linee in 26/27 metri (a detta del mister sarebbe la soluzione ideale per questa squadra) andrà a occhio, non ci sono ancora dati visibili, sui 45/50 metri. Al 18’ del secondo tempo Gattuso per dare maggior peso all’attacco sostituisce Suso con Cutrone, passando al 4-4-2, per poi, 8’ dopo, inserire Paquetà (trequartista) per Biglia passando al 3-4-1-2, modulo che a fine partita pare aver soddisfatto maggiormente Gattuso. Il bello del calcio? Abbiamo raccontato questa partita come una sfida a scacchi, ma è finita 1-0 per la Samp per un infortunio dopo 36” di Donnarumma (situazione non allenabile e non prevedibile) e qualche svista arbitrale. Chiudiamola così: avete domande per Gattuso? Cercheremo, nei limiti del possibile, di pubblicare anche i video come quello qui sotto. Appuntamento a dopo Milan-Udinese.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il tifo di Caressa e Bergomi

    Come tutti i vecchi amiamo le cover, il già visto e già sentito, quindi cosa c’è di meglio di una discussione sulle telecronache tifose? Lo spunto arriva chiaramente da Fabio Caressa e Beppe Bergomi, per il modo in cui hanno raccontato Inter-Barcellona 4-3 di ieri e che loro, a mente fredda, hanno spiegato con l’entusiasmo […]

  • preview

    La mancia di Cassano

    Quanto lasciare di mancia ai camerieri del ristorante? Una discussione eterna, con una moderata classe media e agli estremi i gretti provinciali che non lascerebbero 10 centesimi e i cazzuti uomini di mondo del genere ‘A New York si fa così’. L’irresistibile racconto fatto nei giorni scorsi da Antonio Cassano parte proprio da New York […]

  • preview

    Il Muro del Calcio 2024-25

    Lo spazio per i vostri e nostri interventi sullo sport più amato dagli italiani, quello dove tutti possono avere il loro quarto d’ora di competenza. O meglio, quasi tutti…