Economia

Americani 12 ore al giorno sui media (lavorano i messicani?)

Indiscreto 02/05/2017

article-post

Gli americani non fanno niente? Lavorano soltanto i clandestini messicani che hanno superato il muro eretto nel 1994 da Clinton e poi approvato-ampliato dai suoi successori? Sembra essere questo il risultato di una ricerca condotta dal sito eMarketer sulle abitudini dei cittadini USA con più di 18 anni. In pratica risulterebbe che in media ogni americano maggiorenne dedica 12 ore della sua giornata alla fruizione di vari tipi di media: 4 ore e rotti di tivù, un’ora e mezzo di radio, 5 ore fra smartphone e computer (per leggere e chattare, non per lavorare) e la bellezza di 25 minuti alla carta stampata, quotidiano, rivista o libro che sia. C’è ovviamente il trucco, dichiarato, perché ci sono tante e non quantificabili sovrapposizioni: si può leggere un sito mentre si ha la televisione accesa, per dire qualcosa che tutti facciamo (durante Monaco-Juventus come non guardare il Muro del Calcio, a prescindere dal risultato?). Di sicuro non ci sono sovrapposizioni fra televisione e radio, quindi la verità sta fra quelle 12 ore e le 5 e mezza di televisione e radio. Chiara la tendenza nell’uso dello smartphone: il ‘non voice time’ passerà da dalle 2 ore e 18 minuti del 2014 a stimate 2 ore e 42 del 2019. È una notizia che ci ha colpito perché siamo in una fase di rigetto nei confronti del multitasking che ci ha evitato qualche coda ma ci ha anche trasformato in schiavi ansiosi di consultare qualsiasi cosa, capendo sempre meno di tutto. Non è che ci sia bisogno di 82 partite dei Cleveland Cavs per comprendere che LeBron James faccia passi di partenza anche secondo l’interpretazione NBA, ne basta una guardata con attenzione. L’asterisco grosso come una casa è che queste statistiche sono sempre in qualche modo gonfiate per tenere in piedi il grande inganno del mercato pubblicitario, a meno che gli americani lavorino un’ora al giorno. Siamo in zona ‘Inter-Milan un miliardo di telespettatori’, insomma. La realtà percepita è comunque che sempre più tempo ci venga rubato, con noi stessi mandanti del furto, da una marea di stimoli che magari presi singolarmente sarebbero interessanti ma che messi insieme non ci danno alcuna informazione rilevante. Torna prepotente la voglia di Nokia 3310.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    I centri commerciali trasformano gli spazi vuoti in aree dedicate al gioco d’azzardo

    Negli anni passati, una situazione inattesa si è verificata in molte città: i luoghi dedicati agli acquisti stanno trasformando negozi vuoti in spazi per il divertimento digitale e, in alcuni casi, in veri e propri ambienti da casinò. Questo cambiamento non è solo una risposta al calo delle vendite tradizionali, ma anche un modo coraggioso […]

  • preview

    Il rendimento di Warren Buffett

    Warren Buffett è stato il più grande investitore della storia? Ne parliamo al passato non perché sia morto, ma perché nei giorni scorsi l’Oracolo di Omaha ha annunciato (a 94 anni…) la sua intenzione di lasciare a fine 2025 la sua carica di CEO di Berkshire Hathaway, cioè la società che guida da 60 anni […]

  • preview

    Panetterie chiuse

    Stamattina la panettiera dalla quale nostra madre va quasi tutti i giorni, e noi ogni tanto, ci ha comunicato che oggi è l’ultimo giorno di vita di un negozio che con varie gestioni ci ricordiamo essere lì, davanti alla scuola primaria Cabrini di via Forze Armate (periferia Ovest di Milano, ça va sans dire), da […]