Pallavolo

Un oro soltanto per DAZN

Alberto Rapuzzi 28/07/2025

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Le azzurre del volley femminile continuano a volare verso l’infinito conquistando nella appassionata Polonia la VNL, regolando in rimonta un impegnativo Brasile 3 a 1. Finale complicata, dove per la svolta è servito l’apporto della panchina con una super Antropova, Nervini, Cambi e Giovannini. Nuvola scura per l’infortunio al ginocchio di Alice Degradi, speriamo nulla di grave considerando che arriva da un lungo periodo di sofferenza.

Sono 29 partite consecutive che la nostra Nazionale non perde, un record. Velasco dice che non siamo imbattibili ma certamente un gruppo speciale che lavora forte, con qualità  individuali importanti e che segue il suo condottiero. A inizio preparazione il coach aveva allertato riguardo al pericolo di adagiarsi dopo Parigi, affermando che bisognava avere fame per continuare a migliorarsi. Il messaggio e stato evidentemente ben assimilato e il risultato è arrivato.

Le convocazioni iniziali avevano creato un po’ di discussione, con l’accantonamento di Caterina Bosetti titolare olimpica e i rifiuti per motivi diversi di Chirichella, Pietrini, Lubian: la vittoria cancella tutto, ma certamente quanto a comunicazione si poteva fare meglio. Però poi il campo ci ha regalato una meravigliosa esordiente Stella Nervini, 19 anni, il prossimo anno a Chieri, protagonista assoluta quando chiamata in causa, oltre alla conferma di Gaia Giovannini, in un ruolo, le bande, dove si faticava ad avere tanta scelta. Antropova è sempre più con il fiato sul collo di Egonu. Disciplinata nel rispetto dei ruoli, quando però gioca fa la differenza: ieri sia in battuta sia in attacco e a muro è stata fondamentale. Crediamo che presto avrà molto più spazio.

Ora si pensa al Mondiale, appuntamento principale dell’anno, che si disputerà in Thailandia dal 22 agosto. Non lo vinciamo dal 2002, quindi c’e’ molta motivazione: pare abbastanza chiaro che se l’Italia esprimerà tutto il suo potenziale non c’è squadra al mondo che possa fermarla. A differenza della VNL che viene interpretata in modo diverso dalle squadre, il Mondiale stimola il massimo dell’impegno: in questa edizione comunque mancheranno diverse stelle (Carol, Zhu, Gray, Ognjenovic, Vasileva ) con motivazioni differenti, questo potrebbe fare emergere nuove protagoniste.

Va anche ricordata la vittoria alle Universiadi di Berlino della giovane Italia. Travolgenti, hanno perso  un solo set nelle sei partite della manifestazione, che tra l’altro non conquistavamo dal 2009. Sono emerse la palleggiatrice Eze, l’opposta Malual e la centrale Sartori, giocatrici che stanno crescendo e hanno le potenzialità per poter in futuro fare il grande salto. Velasco ci tiene tanto a guardare al futuro, infatti ha messo mano al Club Italia che da fucina di ori olimpici stava andando alla deriva, facendo stage con giovani che giocano in A2. È grazie a questa visione che poi puoi vedere brillare Nervini e Giovannini ad altissimi livelli.

Dispiace che tutto quello che le nostre ragazze stanno facendo non abbia lo spazio che merita, e non venga cavalcato dai media generalisti: le partite erano solo su DAZN, sui giornali tutto sempre al minimo sindacale. Eppure i numeri hanno costantemente evidenziato la capacità di attirare interesse anche di un pubblico occasionale che si potrebbe fidelizzare. Un film che si ripete e che non è giustificato dai numeri: l’ottimo Europeo delle regazze del calcio ha avuto una copertura mediatica che il volley femminile su sogna, nonostante le vittorie della Nazionale e una base di praticanti che è dieci volte superiore a quella del calcio.

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