Un calciomercato da Draghi

5 Gennaio 2012 di Anna Laura

di Anna Laura
L’uso o il consumo personale di una facoltà come l’attenzione e il suo controllo fanno parte del bagaglio di ogni buon manipolatore, dall’illusionista al politico al banchiere. Che ne sai tu che leggi di come usi l’attenzione? Nulla, zero, nada. Ma Draghi ne sa , eccome se ne sa.
Come commentavo con te, Stefano, a proposito del LTRO, il finanziamento della Bce alle banche di 486 miliardi di euro a tasso fisso per 36 mesi all’1%, la faccenda è stata concordata. Le banche possono (e si è visto come possono) portare “crediti obbligazionari” anche di minore credibilità alla Bce e ottenere una somma pari al valore nominale di quelle obbligazioni, somma che sarà gravata per tre anni di un interesse dell’1%. Un giochino che non fa altro che farci fare “spallucce”, per la questione di come usiamo l’attenzione. Non mi sembra che ci siano movimenti di piazza contro questa prodezza. Preoccupa senz’altro di più il destino di Borriello. Naturale che poi usando il distorsore dell’attenzione ci sfugga che una settimana prima dell’introduzione del LTRO, il gatto (perchè la volpe è Draghi) abbia approvato un decreto legge (201, art. 8) che recita: il ministro delle finanze è autorizzato fino al 30 giugno 2012 a concedere la garanzia dello stato sulle passività delle banche dai tre mesi ai cinque anni…Quindi il giochino è questo: farsi autorizzare dal ministro pagando l’1% le proprie obbligazioni che sono carta da bagno, portarle alla Bce, ricevere per la carta da bagno con “marca da bollo” la somma nominale scritta sopra ad un tasso dell’1% . Una ricapitalizzazione “de facto” a spese dei contribuenti, a costo zero. Una cosa da Madoff, insomma. E’ cosi che le nostre bache hanno piazzato in pochi giorni 40,4 miliardi di euro. Certo la sorte di Borriello vale per l’attenzione della persona media tanto di più, con il solo pegno da pagare dell’1% dell’intenzione di non guardare a queste cose, abbiamo altro da fare, abbiamo da sognare lo scudetto. E poi l’Inter che sogna Guardiola, il Milan Tevez: gli ‘esperti’ di calciomercato dovrebbero ricevere un premio non dai loro editori, visto che i pezzi sono illeggibili, ma dai banchieri (dite che a volte coincidono con gli editori?). Ma sì, almeno fino a giugno forse non falliremo, forse… Illusioni da coltivare. Ma adesso che i giochi diventano duri, i duri cominciano a giocare. Il loro scudetto l’hanno già vinto, evitando i fallimenti a catena che si sarebbero meritati.


Anna Laura, 5 gennaio 2012

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