Traumi da vergogna

30 Maggio 2007 di Roberto Gotta

1. Il Super Bowl XLV in programma il 6 febbraio 2011 è stato assegnato al gruppo che, capeggiato dall’ex quarterback dei Dallas Cowboys, Roger Staubach, rappresentava i Cowboys stessi, la città di Dallas ed il nuovo stadio che dal 2009 sostituirà il Texas Stadium. Le altre candidate ad ospitare il Super Bowl 2011 erano Indianapolis ed Arizona, ma a favore della proposta texana c’era un elemento fondamentale: il nuovo stadio avrà una capienza di 100.000 spettatori, ovvero oltre 25.000 in più di quello dei Cardinals (che ospiterà il SB l’anno prossimo) e del nuovo impianto dei Colts, il Lucas Oil Stadium. Interessanti come sempre i criteri di giudizio e le motivazioni: indubbio che anche nella NFL possano funzionare pressioni e inciuci, ma ci sentiamo di escludere intrallazzi e passaggi di denaro sottobanco, che prima o poi verrebbero fuori e sarebbero catastrofici per chi li avesse mai compiuti, per cui si può cercare di capire la mentalità di chi ha operato le scelte. Dallas ha vinto per la capienza che tra l’altro, con mossa di discutibile moralità proposta da Jerry Jones, padrone dei Cowboys, potrebbe essere portata a 120.000, nel senso di biglietti venduti, se si facessero entrare altre 20.000 tifosi che sarebbero all’interno dell’impianto ma vedrebbero la gara solo sugli… schermi giganti dietro le due end zone. Non è stata considerata fattore negativo la temperatura non proprio estiva che in quel periodo dell’anno può esserci a Dallas e dintorni, e in più lo stadio avrà (come il Texas Stadium e altri di nuova generazione) una copertura con tetto mobile, per cui almeno gli spettatori non avranno problemi. E del resto, se si pensa all’orrida pioggia che si è presa in testa la maggioranza di presenti al Super Bowl di Miami di quattro mesi fa… Il fattore atmosferico a quanto pare non è stato decisivo nella bocciatura di Indianapolis: la città del Midwest, come molte altre dalla situazione climatica simile se non peggiore (vedi Minneapolis), è dotata di un sistema di passerelle coperte che permettono di girare praticamente tutto il centro città senza uscire allo scoperto, e avendo vissuto ormai tre volte una Final Four NCAA a fine marzo (certo, non è come inizio febbraio…) possiamo assicurare che Indy è città tranquillamente in grado di ospitare un evento come il Super Bowl. Per cui è ancora più valida la teoria che il nuovo stadio di Dallas (in realtà Arlington) sia stato scelto per la maggiore capienza. Anche perché per l’altra candidata, Phoenix, non poteva certo valere il problema del freddo: piuttosto, pare che nel comitato di selezione della NFL ci siano state alcune perplessità per il fatto che gli organizzatori abbiano chiesto alla Lega di sostenere alcune spese per la sistemazione dello stadio in vista del SB del 3 febbraio 2008. Per uno stadio terminato pochi mesi fa, non il massimo. Ah, una cosa: al contrario di quanto avvenuto a Cardiff dopo la scelta del paese organizzatore degli Europei di calcio del 2012, nessun alto esponente ‘sconfitto’ si è messo a piangere dichiarando poi di non averlo in realtà mai fatto, e nessuno ha sospettato intrighi e complotti, come del resto fa in genere chi è abituato a farli.
2. Recatisi in Africa per un’occhiata agli animali della savana (speriamo solo un’occhiata, e non altro), Fred Taylor, Lito Sheppard, Samari Rolle, giocatori rispettivamente di Jacksonville Jaguars, Philadelphia Eagles e Baltimore Ravens, e le loro mogli, si sono presi un po’ di spavento quando durante un trasferimento in aereo il portellone del velivolo (ad elica) si è aperto. «Ho messo giù la testa e mi sono messo a pregare – ha detto Taylor, che poi ridacchiando ha aggiunto – E’ la prima volta che mi sento vicino alla morte da quando ero allenato da coach Tom Coughlin (noto per la sua severità, ndr)». Per chi non capisse come mai i tre, di squadre rivali, fossero in giro assieme, vale ricordare che Taylor e Sheppard erano al college assieme a Florida, mentre Rolle era nei grandi rivali di Florida State. A giudicare dal video visibile su http://ballhype.com/story/youtubefredtaylorsamarirollelitosheppard_africa/ , comunque, lo spavento non sembra stato eccessivo…
3. Molto peggio è andata a Marquise Hill, defensive end dei New England Patriots ed ex stella di Louisiana State con cui vinse un titolo NCAA nel 2003. Hill stava girando sulla moto d’acqua sul lago Pontchartrain, quello che tocca New Orleans a nord, quando il mezzo si è ribaltato scaraventando via il giocatore ed un’amica. A causa della forte corrente, i due non sono riusciti a sorreggersi a vicenda, ma mentre la ragazza è stata in grado di aggrapparsi ad un paletto e restare lì fino all’arrivo dei soccorsi, Hill è stato trascinato via e ritrovato privo di vita qualche ora dopo, a circa 400 metri dal luogo dell’incidente. Nessuno dei due portava il giubbotto di salvataggio: ci sarà una lezione, da qualche parte, in questa tragedia, speriamo che qualcuno la capisca.
4. Direttamente dal sito www.espn.com, sezione NFL, un divertente filmato con Peyton Manning preso da Saturday Night Live, la nota trasmissione satirica. E’ una finta pubblicità della organizzazione umanitaria United Way. Dopo avere visto come Manning tratta i ragazzini affidatigli, lo slogan finale “Trascorrete più tempo con i vostri bambini. Così non potrà farlo Peyton”. Link: http://www.youtube.com/watch?v=NZpPf-q2_es
5. Su un piano molto più serio la NFL, che comunque da 14 anni contribuisce agli studi di settore, ha finalmente deciso di procedere ad un’indagine reale e approfondita sulle conseguenze che i traumi cranici hanno sulla salute a lungo termine dei giocatori. In passato, nel passato anche recente, medici messi alle strette da coach e dirigenti autorizzavano il ritorno in campo di giocatori che, avendo subito traumi del genere, non erano in realtà ancora del tutto pronti. Spesso erano i giocatori stessi a voler rientrare, per quel tipo di pressione psicologica che vige nel football, ad ogni livello (e in ogni nazione), secondo la quale è da donnicciole restare fermi troppo per un infortunio, che sia ad un arto, di impedimento temporaneo alla deambulazione o al gesto, o neurologico, come appunto un trauma cranico o peggio ancora una commozione cerebrale. Le vicenda di Ted Johnson, il linebacker di New England praticamente costretto da Bill Belichick (che ora, ma solo ora, ha ammesso che forse era il caso di gestire diversamente la faccenda) ad allenarsi anche quando era infortunato ed ora vittima di capogiri, vuoti di memoria e depressione, ha colpito, così come la denuncia di vari medici indipendenti, e Roger Goodell, il commissioner, ha deciso di muovere nella direzione di una maggiore protezione dei giocatori, anche da… se stessi. Ora, ciascun giocatore NFL dovrà sottoporsi ad un esame neurologico che permetta di acquisire un database dal quale partire per la valutazione di qualsiasi tipo di infortunio del genere. Inoltre, per rispondere già in partenza all’eventualità che nessuno osi parlare per non passare per smidollato, sarà possibile riferire alla NFL in forma anonima episodi in cui un medico cerchi di affrettare il ritorno in campo di un giocatore o sia costretto a farlo da un dirigente.
6. Poco fieri del ruolo di predicatori integerrimi e razzolatori di scarsissima efficacia (ma gli impegni di lavoro e soprattutto la loro organizzazione sono soffocanti), esortiamo ancora a tenere d’occhio il football italiano, che si avvia verso fasi importanti. Ecco i risultati dell’ultimo fine settimana, più la classifica. Hi-Tech Warriors Bologna-Dolphins Falconara 27-19; Giants Bolzano-Marines Lazio 21-14; Briganti Napoli-Lions Bergamo 0-68; Panthers Parma-Rhinos Milano 56-20. Classifica: Giants Bolzano e Marines Lazio 5-1; Hi-Tech Warriors Bologna e Panthers Parma 4-2; Lions Bergamo 3-2; Rhinos Milano 1-4; Dolphins Falconara 1-5; Briganti Napoli 0-6. Il prossimo turno è sabato 2 giugno, con due s

ole partite: al comunale di Osio Sotto (Bergamo) alle ore 16 Lions Bergamo-Hi-Tech Warriors Bologna, al Velodromo Vigorelli di Milano alle 18 Rhinos Milano-Giants Bolzano. Nella NFL Europa, Amsterdam Admirals-Cologne Centurions 7-30; Hamburg Sea Devils-Berlin Thunder 17-7; Frankfurt Galaxy-Rhein Fire 23-10. Classifica: Frankfurt Galaxy e Cologne Centurions 5-2; Hamburg Sea Devils 4-3; Amsterdam Admirals 3-4; Berlin Thunder e Rhein Fire 2-5.

Roberto Gotta
chacmool@iol.it

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