Attualità
Perché Mahomes è afroamericano?
Stefano Olivari 13/02/2023
Patrick Mahomes è l’uomo copertina, almeno per noi beceri generalisti che seguiamo la NFL conoscendo i giocatori soltanto di tre ruoli, del Super Bowl vinto la scorsa notte dai Kansas City Chiefs 38-35 sui Philadelphia Eagles. Rimonta di Mahomes e compagni, sotto 14-24 a metà partita dopo i primi 30 minuti in cui il quarterback dei Chiefs era stato in campo pochissimo per merito della difesa, reazione degli Eagles che pareggiano con la sneak di Hurts, prima di qualche chiamata sospetta (nel football si può inventare tutto, a livello della pallanuoto) e del field goal decisivo di Butker.
Inutile da non competenti parlare di una partita vista da tutti gli interessati, noi su DAZN con la telecronaca di Matteo Gandini e Roberto Gotta più lo studio con Giorgio Tavecchio ed il superappassionato Borja Valero, ed andiamo sul tema prepartita di tanti media, cioè il primo Super Bowl con due quarterback afroamericani. L’ottimo Jalen Hurts, prima citato, e il super Mahomes. Sono quelle curiosità che piacciono a noi pubblico mainstream, tipo la sfida fra i fratelli Kelce, i tatuaggi di Chiara Ferragni, i like ai post di Zaniolo, eccetera. Chi le disdegna viene punito dal dio del giornalismo, perché poi spesso deve scriverne.
Ma cosa volevamo dire, in sintesi? Ah sì, che non capiamo come Mahomes possa essere definito afroamericano. Ed in generale come chi abbia un genitore nero ed uno di un altro colore, per non dire razza, sia catalogato dal giornalista collettivo come afroamericano. L’esempio più famoso è ovviamente Obama, ma è così quasi per tutti. E quindi anche per Mahomes, il cui omonimo padre è stato un professionista, pitcher in più squadre della MLB, e la cui madre, Randi Martin, è bianca. Con il dettaglio, anche questo obamiano, che il Mahomes quarterback è stato cresciuto dalla madre dopo il divorzio dei genitori avvenuto quando lui aveva 9 anni.
Chiediamo quindi ai competenti perché Mahomes e quelli nella sua situazione (accade anche con genitori a colori invertiti, cioè padre bianco e madre nera) sia quasi all’unanimità definito afroamericano, perché noi non lo sappiamo e non abbiamo nemmeno da proporre teorie complottistiche a supporto di una tesi. In parole povere, ci sembra una stupidaggine che per inerzia tutti hanno ormai preso per buona.
stefano@indiscreto.net